Beppe Grillo scende in campo nello scontro in atto da mesi nelle istituzioni bresciane sulla questione del controllo pubblico della rete idrica. In attesa del contestato referendum provinciale, che costerà alle casse dei bresciani oltre un milione di euro, infatti, il comico – e leader del Movimento 5 Stelle – ha pubblicato sul suo blog un articolo per schierarsi apertamente con il sindaco di Limone Franceschino Risatti.
Risatti da tempo ha avviato una battaglia, anche legale, contro la norma che gli impone il divieto di gestire in autonomia il proprio acquedotto ad Acque Bresciane, la nuova società a capitale misto istituita per occuparsi della rete delle acque nella leonessa. Una guerra a colpi di sentenze (quella decisiva potrebbe arrivare la prossima settimana in Cassazione), ma anche di prese di posizione pubbliche e di petizioni on line (quella su Change.org ha superato le 4mila adesioni).
Grillo, citando il sindaco, sottolinea sul blog che “la gestione comunale autonoma, il cd pubblico puro, si è dimostrata quindi ampiamente più efficiente di quella di Garda Uno (che gestiva in precedenza il servizio idrico) sotto ogni aspetto: tempi di intervento; modalità di captazione della risorsa idrica; modalità di fatturazione, investimenti e costi di gestione”.
Quindi lancia un appello ai suoi sostenitori: “Uniamoci tutti più che mai. Lesempio di Limone sul Garda può essere il cavallo di Troia per tutti i Comuni che vogliono tornare ad esercitare il proprio diritto”.