Nei mesi tra gennaio e marzo tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni dimprese, a causa del concentrarsi di questultime sul finire dellanno e contabilizzate negli archivi camerali nelle prime settimane dellanno successivo sono nate 2.253 imprese e ne sono cessate 2.587, determinando un nuovo saldo negativo pari a 334 unità. A dirlo è un’indagine congiunta di Camera di Commercio e Aib, diffusa nelle scorse ore.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è registrato un rallentamento delle iscrizioni di nuove imprese e contestualmente le un aumento delle cessazioni. Il risultato è una nuova riduzione del numero delle imprese che ha portato a 118.591 le sedi registrate a fine marzo, il valore più basso dal 2006.
Anche per il comparto artigiano il primo trimestre si conferma in rosso, con un saldo negativo pari a 234 unità. E questa la dinamica che emerge dallanalisi sulla natalità e mortalità delle imprese bresciane realizzata dal Servizio Studi della CCIAA di Brescia e dal centro Studi AIB sui dati Movimprese.
Dal confronto territoriale si evidenzia che tutte le province lombarde, a differenza di Milano, hanno chiuso il trimestre con saldi negativi; il risultato di Brescia è tra i meno peggiori. Brescia si colloca, infatti, in seconda posizione dopo Milano per valore del tasso di sviluppo.