No alla violenza sulle donne, ma anche no alle strumentalizzazioni. Saranno queste le parole d’ordine della manifestazione indetta per domenica 13 maggio, dalle 15.30 a Brescia (con raduno in piazza Rovetta) per ricordare Sana Cheema, la 25enne – residente da anni in città – uccisa da padre e fratello perché rifiutava di cedere al matrimonio combinato per lei dalla famiglia.
L’iniziativa è promossa da alcune compagne di classe di Sana del Liceo De Andrè e dalla comunità pachistana. I dettagli dell’inizaitiv a saranno presentati domani, in una conferenza stampa alla moschea di via Volta, dalle associazioni che gestiscono la moschea e il centro culturale islamico di viale Piave con l’Associazione Pak Brescia.
L’obiettivo è “eprimere il dolore e la più ferma condanna nei confronti dell’orribile omicidio della giovane bresciana, contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne e per rifiutare qualsiasi generalizzazione e strumentalizzazione contro gli immigrati in generale e quelli di religione musulmana nello specifico”.