Chiesa, moschea, sinagoga: anche a Brescia una casa per tutti? | di Sandro Belli

Leggo sul giornale con un po’ di stupore che a Berlino esiste un edificio che “…..combina chiesa, moschea e sinagoga chiamato House of one”...

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Sandro Belli con una copia del suo volume BresciaCittàGrande 2030
Sandro Belli con una copia del suo volume BresciaCittàGrande 2030

di Sandro Belli – Leggo sul giornale con un po’ di stupore che a Berlino esiste un edificio che “…..combina chiesa, moschea e sinagoga chiamato House of one”.

Nel 2013, nel mio libro “Convivio bresciano”, in un breve capitolo dedicato all’incontro fra una donna ed il vecchio saggio Samadi, scrivevo:”Questo edificio che vedi in prospettiva è una…..una chiesa, come voi la chiamate.

In realtà è una costruzione complessa. Immagina una grande ruota con al centro, al posto del perno, uno spazio perfettamente circolare e vuoto.

I sei raggi della ruota che convergono in questo centro sono le mura di delimitazione di ciascun luogo di preghiera.

Sei entrate uguali sulla circonferenza: una per la moschea, una per la sinagoga, una per il tempio induista, una per la chiesa cristiana, una disponibile per il culto locale e una per il tempio buddhista. Tutte convergono nel cerchio centrale, che si proietta verso l’alto in forma di cilindro, come fosse un minareto o un campanile. All’interno del cilindro non v’è nessun simbolo, nessuna immagine, e regna il silenzio”.

La mia convinzione nello scrivere questo breve testo, era quella che ancor oggi mi sento di confermare e cioè che ciascun popolo e ciascuna etnia, debba restare legata alla propria cultura e al proprio credo e che solo nell’Assoluto – l’unicità di Dio, (quello che nella descrizione sopra scritta è il cilindro vuoto silenzioso, volto al cielo), vi fosse una unificazione ed una possibile integrazione. Per il resto, come ciascun settore della chiesa esagonale sopra descritta, ogni entità ed ogni popolo deve rimanere distinto, ognuno con la propria cultura e la propria fede, con le proprie usanze ed i propri costumi in ogni situazione della vita.

Mi sento ancora di ripetere: “Troppi ossessionano noi e voi con la volontà di integrazione, volontà che spesso nasconde un istinto di cancellazione delle diversità. Per questo chiedo agli stranieri: non lasciatevi integrare in questo sbiadito mondo occidentale!! Mantenete il vostro modo di vestire, i vostri colori, la vostra musica, la fede, a volte appassionata, nel vostro dio. Non rinunciate ai vostri riti e alla vostra creatività. Vi si chiede solo di rispettare la nostra cultura e in assoluto le nostre leggi e, per vostra utilità, di imparare la nostra lingua. Molti di voi hanno alle spalle culture e civiltà millenarie che non vanno disperse. La vostra identità sia la conferma di quanto la “diversità” sia un formidabile stimolo alla conoscenza, all’interesse per la vita in tutti i suoi aspetti”.

Tesi e proposte controcorrente che, come ho appreso ieri nella lettura del giornale, sono comparse nel centro Europa e che potrebbero rientrare nella realtà futura di Brescia 2030.

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11 Commenti

  1. Sicuramente la brescia 2030 vedrà ancora più chiese vuote. E questo sarà sicuramente un bene. Credo peró che succederà lo stesso, in proporzioni molto minori vista l’arretratezza in termini di emancipazione da queste culture oscurantiste, degli stranieri. Una casa come la intende belli la vedo molto lontana, visto che uno dei principali motivi di divisioni, lotte e guerre é proprio rappresentato dalle religioni, soprattutto quelle secolarizzate che con le loro violenze, guerre ed imposizioni, hanno finito per determinare ed influenzare in maniera molto pesante le diverse culture del pianeta. Altrimenti sarebbero sparite.

    • La globalizzazione e la laicizzazione dovuta all’emancipazione sempre più marcata delle masse porterà, per le religioni secolarizzate e imposte con la forza e la violenza, alla loro unificazione per mantenere il potere, tollerando le loro diversità, con un unico e solo nemico comune: la ragione… Questo volevo dire.

      • Condivido e rimarco con una premessa: e se fosse stato invece l’uomo a creare, a un certo punto, un dio a propria immagine e somiglianza e non il contrario, solo per esorcizzare l’unica certezza di quando si nasce, cioè la morte ? Per come è andata da quando sono comparse sul pianeta, le religioni si portano invece dietro solo una scia di sangue, di manipolazione della ragione, di schiavitù del libero pensiero, di esercizio del potere da parte dei cosiddetti ministri (con in più le loro organizzazioni settarie) sulla terra delle varie divinità in circolazione. Grandissime operazioni di marketing. Per fortuna nella basilica di “S.Paolo fuori le mura” a Roma resta un solo medaglione a disposizione per effigiare l’ultimo Papa della Chiesa Romana d’Occidente. Poi calerà il sipario, senza cavalieri dell’Apocalisse e fine dei tempi, ma semplicemente per…consunzione.

  2. Come spiegare che in tutto il mondo, in ambienti e tempi diversi siano nati ( simili fra loro ): Dio Geova, Dio Rama, Dio Narajan, Dio Adonai, Dio Elohim, Dio Hari, Dio Allah, Dio Jhave’ ?
    Allo studente che chiese ad Einstein “ dopo aver studiato per anni l’universo e ogni scienza, lei crede in Dio ? “ Lui rispose : “ Credo nel Dio di Spinoza “

  3. Bravo, Belli, infatti Spinoza è considerato, indirettamente, un filosofo che teorizzava proprio l’ateismo. Perchè ?
    Riporto testualmente: “una sostanza (che è e si concepisce per sé), causa sui, necessaria e ordinata, priva di volontà, da cui discende deterministicamente tutto l’Universo. E’ questo il Dio di Spinoza, che lui stesso chiama Dio e non sostanza solo per rendere il suo pensiero più comprensibile, adottando i termini comunemente utilizzati in ambito teologico.”
    Paragonarlo al Dio delle religioni monoteistiche è fuorviante: il Dio-sostanza è privo proprio di tutte le antropizzazioni che l’uomo è solito attribuirgli. Della religione Spinoza salva in realtà solo il messaggio etico, i cui valori perlatro anche la ragione ammette come validi. Ripeto: l’uomo creò dio a propria immagine e somiglianza…con tutto quello che ne è conseguito e ne consegue.

  4. Che Spinoza ha letto ? ? Spinoza :” Dio fondamento ultimo di tutta la realtà…Dio è in tutto e il tutto è in Dio, unica sostanza infinita “ In Spinoza il fondamento di ogni verità non è il cogito cartesiano, ma Dio, causa immanente del tutto “
    Rilegga !!! e si liberi del suo ostinato ateismo che le fa leggere ‘ Roma per Toma.’

    Namaste

    • Rilegga lei il significato di “sostanza” correlato a “dio” in Spinoza e lasci perdere il “cogito ergo sum” che ha a che fare con la conoscenza e non con la verità e men che meno con dio, con l’immanente o il trascendente. Poi, soprattutto, mi faccia sapere dall’aldilà, quando ci arriva, che dio ha incontrato: Geova, Rama, Narjan, Allah, Javè o magari Buddha in persona o in sipirito, più grasso o più magro di come lo raffigurano ? No, perchè su qualche decina di miliardi di umani trapassati, non ce ne è uno che si sia in qualche modo “messo davvero in comunicazione” con i viventi per raccontare in concreto cosa accade alle cosiddette anime post mortem fisica. E si liberi dalle sue ostinate credenze, magari partendo per sicurezza da…quelle di legno pregiato che ha in casa visto che, se lo ricordi, “è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio”…

  5. Dall’al di la’ le invierò i testi di Spinoza . Il confronto con Cartesio non è mio, ma di un conosciuto testo di filosofia. La attendo, fra cento anni, nel mondo del bene o nell’infinito di Severino o nell ‘eterno di Brama.

    Namaste

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