La scritta è incisa sulla roccia di un parco della Tanzania, in un luogo decisamente isolato, e ha suscitato la curiosità dell’americana (di madrelingua inglese, ma italiana di origine) Annamaria Alfieri, scrittrice di gialli storici ambientati in Africa, che ha deciso di scrivere a BsNews.it per ricostruire la storia dell’autore.
Cerchiamo di darle una mano.
LA SCRITTA SULLA SOCCIA
“In Africa”, scrive la Alfieri in una mail inviata a BsNews.it, “in un posto isolato, c’è una parete rocciosa con una scritta fatta da un uomo nato a Paratico in 1912. L’iscrizione è rimasta nel mistero per anni. Io sono stata la prima persona a leggerla bene in italiano. Ora m’interessa capire come mai un italiano ha scolpito in pietra quelle parole”.
La roccia si trova tra le località di Namanga e Arusha. La scritta, secondo quanto si vede nelle immagini inviate dalla Alfieri a BsNews.it (che pubblichiamo) – recita: “Benvenuti / Elia / Nato / 7.12.1912 / Paratico / Brescia / W l’Italia / W Re (26.3.43)”.
LE POSSIBILI INTERPRETAZIONI
In Tanzania – stando alle informazioni contenute in un libro di Stefano Baldi pubblicato nel 1994 – nel 1927 vivevano soltanto italiani (33 maschi e otto femmine), impegnati soprattutto come manovalanza nei campi e nella costruzione dellam locale linea ferroviaria. Ma allo scoppio della Seconda guerra mondiale la quota è salita circa a 8mila. Che anche l’anonimo Elia fosse un militare sul fronte? O comunque un italiano che viveva lì nel lonano 1943? Nella zona gli italiani erano migliaia e molti di questi – anche provenienti da altri stati africani – sono stati internati dagli inglesi in Tanganika (circa 3mila, sempre secondo il Baldi). L’altra ipotesi è che la scritta sia stata fatta in epoca molto più recente (magari da un reduce), ma appare poco probabile a causa dei numeri finali – che sembrano una data – e dell’incitazione al re.
CHI CONOSCEVA UN ELIA BENVENUTI?
Resta da capire il significato della prima parola incisa sulla roccia. “Benvenuti” è un messaggio di augurio o – più probabilmente – il cognome, e dunque l’autore si chiamava Elia Benvenuti? A Paratico, giusto per la cronaca, vivono ancora cinque famiglie Benvenuti (secondo le Pagine gialle): la risposta al giallo potrebbe arrivare da loro e nei prossimi giorni prenderemo contatti. Dal web, invece, non arrivano verità: su Google si trova solo un Elia Benvenuti, morto a Gottolengo a 77 anni nel 2011, ma era un classe 1934. Dunque bisogna cercare altrove…
Ora la missione è quella di conoscere la storia dell’uomo che ha inciso la scritta in un luogo deserto. Chi ha informazioni utili è pregato di scrivere a [email protected]