L’Europa dice sì alla legge ammazza web: si rischia di pagare per i link

Ieri la commissione Giustizia del Parlamento Europeo ha dato il primo via libera cosiddetto "neighbouring right": BsNews.it dice no

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Tredici voti a favore e dodici contrari, con il sì decisivo dell’eurodeputato Pd Enrico Gasbarra che si è espresso contro il parere del proprio gruppo. Ieri la commissione Giustizia del Parlamento Europeo ha dato il primo via libera cosiddetto “neighbouring right”: provvedimento che – secondo quanto riporta una nota del’Associazione Nazionale Stampa Online, di cui BsNews.it fa parte – stravolge le regole della presenza in internet per i piccoli editori digitali e ne peggiora la posizione.

Ora la palla passa al Parlamento, che dovrà esprimersi a luglio (con la possibiltà però che 75 membri ne chiedano la revisione). Ma i rischi per chi ha un sito internet sono pesanti. “Il neighbouring right, introdotto attraverso l’adozione dell’articolo 11 della Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale – spiega il vicepresidente di Anso Matteo Rainisio – obbligherà chi condivide/linka/riproduce contenuti editoriali a remunerare chi li ha prodotti”. Una misura che potrebbe avere effetti devastanti sulla libertà di informazione.

Concretamente, infatti, per condividere o linkare un articolo di BsNews o di qualsiasi altro giornale on line potrebbe essere necessario pagare. Ma lo stesso discorso vale per un’immagine o un meme che un utente vorrà condividere sul proprio blog o sulla propria pagina Facebook. Allo stesso modo gli aggregatori di notizie (da Libero a Virgilio), i più colpiti dal provvedimento, potrebbero essere costretti a pagare gli editori per rilanciare le loro notizie. Ipotesi che fanno felice qualcuno forse, ma che minano lo spirito con cui è nato il web. Per questo BsNews.it non può che ribadire la propria contrarietà, auspicando che il Parlamento europeo vari una norma giusta.

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