Non pagano la cena e poi si mettono a rubare borse: due denunciati

Nei guai un 28enne originario di Benevento, nel Bresciano per lavorare come cameriere, e un 23enne pregiudicato di Gavardo

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Carabinieri in azione nella notte, foto generica
Carabinieri in azione nella notte, foto generica

Un 28enne originario di Benevento, nel Bresciano per lavorare come cameriere, e un 23enne pregiudicato di Gavardo sono stati denunciati dai carabinieri con le accuse di furto, insolvenza e porto d’armi abusivo. Ipotesi di reato non da poco, collezionate nell’arco di una sola serata.

PRIMA LA CENA NON PAGATA…

I due, lo scorso martedì, si sono presentati in un ristorante di Torbole Casaglia (tra Travagliato e Castel Mella) e hanno consumato una cena luculliana, accompagnata da buon vino, per un totale di ben 180 euro. Una normale serata in compagnia, in apparenza, conclusa però – prima di pagare il conto – con la veloce fuga per le strade del paese. Ma i giovani non sono andati molto lontano…

…POI IL FURTO IN UN NEGOZIO

Per completare la serata in allegria, infatti, i due hanno ben pensato di arrotondare compiendo un furto ai danni di un negozio di pelletteria del paese e impadronendosi di quattro borse da donna per un valore complessivo di oltre 300 euro. A quel punto sono saliti in auto e hanno cercato di far perdere le proprie tracce. La loro fuga, però, è durata ben poco. I due giovani, infatti, sono stati fermati dai Carabinieri di Torbole ad Arco, mentre viaggiavano a bordo di una Opel Corsa.

INFINE LE DENUNCE

I due – che già erano stati colpiti dal divieto del questore di tornare nella zona – sono stati denunciati a piede libero per le borse rubate e per il ristorante non pagato, dopo che i titolari del ristorante e del negozio li hanno riconosciuti. Ma non solo. I militari, infatti, hanno trovato nelle loro tasche anche un coltello e un cacciavite, attrezzi che forse avrebbero dovuto essere utilizzati per forzare serrature e che sono valsi loro una nuova denuncia. Ad aggravare la posizione del 23enne di Gavardo, inoltre, c’è il fatto che il giovane era stato destinatario di un ordine del giudice, che gli imponeva il divieto di allontanarsi da casa nelle ore serali: i carabinieri hanno chiesto per lui la revoca del beneficio di legge.

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