Reti abusive nel lago di Garda, volontari del Wwf in azione

Non semplici le operazioni per il recupero e la rimozione della rete abusiva, programmate per le 16,30 di ieri e che hanno richiesto alcune ore di lavoro

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Una veduta del Lago di Garda
Una veduta del Lago di Garda

Un nuovo caso di pesca abusiva è stato registrato nei laghi bresciani.

Questa volta è successo nel Garda, a Rivoltella: i volontari del Wwf di Brescia e Bergamo hanno recuperato una rete abusiva lunga più di quaranta metri e calata nelle acque tra il porto della Zattera e l’oasi San Francesco del Garda.

Il tramaglio, che era stato ben ancorato al fondo del lago, aveva impriogionato centinaia di pesci.

Non semplici le operazioni per il recupero e la rimozione della rete abusiva, programmate per le 16,30 di ieri e che hanno richiesto alcune ore di lavoro.

La presenza di molti pesci nel tramaglio ha fatto immaginare che non si trattasse di un’opera recente, ma che forse i responsabili stessero attendendo il momento giusto per recuperare il bottino.

Del caso è stata ovviamente informata anche la polizia provinciale.

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