Tre pakistani sono stati espulsi dalla questura di Brescia in seguito alla rissa avvenuta nei giorni scorsi a Brescia. Un episodio inquietante, maturato in un contesto di degrado e spaccio già noto alle forze dell’ordine, che ora ha portato lo Stato a rispondere con una reazione esemplare. I tre – irregolari sul territorio italiano – sono stati portati in un Cie. Ma non è l’unico provvedimento.
RISSA CON INVESTIMENTO IN AUTO, POI L’INCENDIO
La rissa era avvenuta in via Corfù, nel parcheggio di fronte al bar Coccinella, nella tarda serata dello scorso 4 luglio. Protagonisti un gruppo di pakistani, che erano velocemente venuti alle mani. Poi uno di loro era salito sull’auto e aveva investito uno dei rivali, per fortuna provocandogli soltanto ferite lievi. Ma l’episodio aveva conosciuto una coda inquietante nelle ore successive, quando nella stessa via avevano preso fuoco l’auto di una delle persone coinvolte nell’episodio.
LA CAUSA DELLA RISSA
Secondo quanto emerso dalle indagini, la rissa non sarebbe stata scatenata da questioni di droga. La causa sarebbe da cercare in un complimento di troppo di uno dei pakistani nei confronti di una donna, che avrebbe scatenato la rabbia degli altri, in quel momento seduti all’interno del bar Coccinella.
LA REAZIONE DELLO STATO
Dopo i fatti, il Questore ha disposto con apposita ordinanza unulteriore intensificazione della vigilanza nelle zone di via Corfù, parco Gallo e via Sardegna. Ma non solo. Stamane sono arrivati i tre accompagnamenti al Cie, mentre ad altri tre – in possesso del permesso – è scattata la revoca, contro cui però gli interessati hanno fatto ricorso. Per il bar Coccinella, invece, la questura sta meditando il provvedimento di revoca definitiva della licenza dopo le quattro sospensioni degli ultimi anni.