Bagnolo Mella, la bonifica dell’area ex Consorzio è all’ultimo step

I silos, posizionati accanto alla linea ferroviaria Brescia-Cremona, dovrebbero a questo punto venire abbattuti nella primavera del 2019 con un intervento che richiederà grandi precauzioni e la sospensione del traffico ferroviario durante tutta la sua durata

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L'area ex Sheraton di Bagnolo pronta per il recupero
L'area ex Sheraton di Bagnolo pronta per il recupero

La meticolosa procedura volta a bonificare la vasta area dell’ex Consorzio a Bagnolo Mella sta procedendo nella giusta direzione e si comincia finalmente ad intravedere il traguardo finale. Un lungo percorso che ha preso il via con l’apertura del cantiere nel 2014, ma che, in realtà, è stato posto al centro dell’attenzione nel 2008, quando sono iniziate le osservazioni e le discussioni che poi, con l’inizio del primo mandato guidato dal sindaco Cristina Almici, hanno condotto all’avvio di un iter assai complesso a partire dal 2011. Proprio questa lunga attesa e la precisa consapevolezza di non voler incorrere nel minimo rischio stanno conducendo i passi conclusivi del processo di bonifica.

Il campionamento effettuato ad aprile dall’Arpa, in collaborazione con il Comune e con IN.T.EC che sta realizzando il processo di bonifica per conto dell’attuale proprietario (Finprisma), ha evidenziato che nell’area interessata i valori del materiale sono tutti in regola. Valori che coinvolgono il sottofondo della zona interessata da un minimo di un metro di profondità ad un massimo di tre. Per rendersi conto della portata dell’intervento basta pensare che l’area dell’ex Consorzio è composta da 12.000 metri quadrati, 9.000 dei quali risultavano contaminati.

Grazie al processo messo a punto dall’IN.T.EC, si è proceduto alla bonifica dei vari lotti, utilizzando anche l’innovativo procedimento dell’inertizzazione del materiale stesso in loco, senza la necessità di faticosi e costosi spostamenti altrove per il processo di risanamento dello stesso. A questo punto la zona interessata dalla bonifica è stata riposizionata attraverso la collocazione di un metro di terra vergine e materiale granulare inertizzato, ottenuto da quello bonificato sul posto. Un sostrato che va da uno a due metri e sta portando avanti un processo di maturazione. Proprio per avere la garanzia che un simile procedimento segua dall’inizio alla fine i parametri previsti, è stato stabilito che i campionamenti più che tranquillizzanti effettuati ad aprile e lo scorso 5 luglio (sei lotti sottoposti, tra l’altro, a test di cessione ed esami ecotossicologici), dai quali sono emersi valori del tutto nella norma, verranno ripetuti a novembre. Sarà quello il momento in cui, mantenendosi immutati i valori, si potrà finalmente dire completato il processo di bonifica.

Sarà un momento di particolare importanza perché si potrà finalmente avviare la procedura per la chiusura del cantiere e, successivamente, dare il via all’ulteriore fase che prevede la restituzione dell’area al legittimo proprietario (Finprisma). Quest’ultimo potrà cosi recuperare secondo gli accordi che sono stati portati avanti con la Sovrintendenza le costruzioni esistenti e dare il via a quella demolizione dei silos che “accolgono” le persone che arrivo a Bagnolo e che da ormai troppi anni rappresentano un’immagine tutt’altro che gradevole.

I silos, posizionati accanto alla linea ferroviaria Brescia-Cremona, dovrebbero a questo punto venire abbattuti nella primavera del 2019 con un intervento che richiederà grandi precauzioni e la sospensione del traffico ferroviario durante tutta la sua durata. Tutto questo, naturalmente, nell’auspicio che non si verifichino nuovi intoppi (come la segnalazione avanzata alla Sovrintendenza in merito al recupero degli immobili esistenti che, pur rivelandosi alla fine infondata, ha comunque bloccato il procedimento per parecchi mesi), che potrebbero far variare nuovamente i tempi previsti.

In ogni caso novembre potrebbe e dovrebbe essere il mese conclusivo per il recupero della vasta area dell’ex Consorzio che si trova vicina al centro di Bagnolo Mella. Dopo tante fatiche e tante lungaggini burocratiche, il proprietario (Finprisma) potrà così decidere secondo i suoi tempi ed i suoi desideri di riutilizzare il terreno (si parla di un insediamento commerciale) che potrebbe restituire a Bagnolo e ai bagnolesi un’ampia zona del proprio territorio: “La bonifica dell’ex Consorzio – conferma il sindaco Cristina Almici – si è rivelata un procedimento lungo ed impegnativo. Nello stesso tempo, grazie anche alla disponibilità del proprietario, sempre insieme all’Arpa e all’ATS, abbiamo seguito tutte le varie fasi per avere la certezza che la salute pubblica fosse costantemente garantita. I dati che adesso ci vengono offerti dai vari campionamenti sono più che rassicuranti, ma è stato deciso un campionamento finale a novembre così da avere la certezza di un quadro ormai definito e del tutto sicuro. In seguito potrà partire l’iter per il recupero degli immobili (attualmente assai degradati) esistenti e l’abbattimento dei silos che ormai da troppo tempo rovinano l’ingresso della nostra cittadina per chi proviene da Manerbio. Sarà quello il momento in cui la nostra comunità potrà celebrare la certezza di avere pienamente recuperato un’ampia area vicina al centro del suo territorio e di averla restituita ai bagnolesi proprio come sta per accadere per un’altra area molto importante collocata vicino al centro come quella della ex Sheratonn, un’altra importante opera di bonifica che è stata appena completata e che, quindi, si appresta a restituire il terreno interessato, tra viale Italia e via Gramsci, ai bagnolesi”.

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