Segnale Rai assente, Mottinelli guida la rivolta della Valcamonica

Il presidente del Broletto: deve essere garantito anche alla popolazione delle aree interne il diritto di accedere all’informazione della televisione pubblica

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Segnale Rai assente in Valle Camonica
Segnale Rai assente in Valle Camonica

Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, nonché componente della Giunta Nazionale UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), interviene nuovamente in merito al tema della ricezione del segnale digitale terrestre dei canali della RAI, sollecitato da molti sindaci della Valle Camonica che lamentano difficoltà in quanto in molte zone il segnale è debole o assente.

“Deve essere garantito anche alla popolazione residente nelle aree interne – ha dichiarato Mottinelli – il diritto di accedere all’informazione attraverso la televisione pubblica”.

Il Presidente si era già confrontato in passato sia con il precedente Governo sia con la Direzione Rai rispetto ai disservizi nella ricezione dei canali televisivi, puntando l’accento anche sulla fatturazione del canone, accorpata a quella dell’utenza elettrica.

“Sono d’accordo con il Presidente Nazionale UNCEM Marco Bussone quando definisce questo problema una “vera emergenza che diventerà ancora più grave con il passaggio al digitale terrestre 2”. Il gettito maggiore ottenuto con l’inserimento dell’imposta per il possesso della tv nella bolletta elettrica sia destinato al potenziamento del segnale nelle zone montane –  ha concluso Mottinelli –  un obiettivo necessario per un Paese moderno, con un servizio televisivo pubblico capace di raggiungere tutti i territori, tutti i cittadini.  Non è corretto pagare il canone se non si può usufruire del servizio”.

Raccogliendo dunque le segnalazioni degli amministratori i cui cittadini subiscono questo disagio la Provincia di Brescia, quale “Casa dei Comuni”, solleciterà ora il nuovo Governo e i parlamentari bresciani affinché vengano potenziate le infrastrutture per la trasmissione del segnale, in modo da trovare soluzioni concrete per la copertura del servizio anche nelle zone interne montane”.

 

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