Vittoriale degli italiani al gran completo, sabato sera, per il concerto di Vinicio Capossela, l’ostrionico cantante che – nella suggestiva cornice dell’ex dimora dannunziana – ha intrattenuto il pubblico per un paio d’ore con uno spettacolo dai toni originali e ricchi di riflessioni.
Uno spettacolo dall’atmosfera magica, percorso in gran parte lungo la metafora del viaggio per mare, fatto di canzoni note (come Una giornata senza pretese, dall’album All’una e trentacinque circa del 1991) e meno note (ma tutte conosciute ai presenti, in gran parte affezionati dell’artista), schioccar di dita, inframezzi dialogati (con tanto di citazione del regista bresciano Silvano Agosti, che propone di proclamare gli esseri umani patrimonio dell’umanità) e balli da parte degli incontenibili spettatori. Il tutto accompagnato dalle “voci” dell’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, guidata da Stefano Nanni, che saputo accompagnare e dialogare al meglio con il cantante nel suo concerto metafora.
Un gradito ritorno, dopo le esibizioni del 2011 e del 2013, che si è chuso con una standing ovation e ripetute richieste di bis. Confermando il festival Tener-a-mente come uno dei principali eventi musicali estivi di tutto il Nord Italia.
L’unica nota negativa – che però rimane fuori dallo spettacolo – è della viabilità che porta al lago di Garda e dei posti auto presenti nel Comune di Gardone Riviera. Nella prima serata di sabato, infatti, si sono registrate nuovamente lunghissime code nella strada che porta al Benaco (le file partivano dalla galleria dei Tormini e arrivavano al semaforo di Gardone), a cui si è aggiunta la difficoltà di trovare un posto auto in tutto la zona alta di Gardone Riviera. In molti, per questo, si sono persi la prima parte del concerto. Il consiglio, dunque, per chi si reca agli eventi di Tener-a-mente è quello di anticipare la partenza (ed eventualmente prenotare il parcheggio), soprattutto nei giorni festivi.