Dovrebbe essere un luogo di preghiera e di pace, ma anche un sito d’interesse turistico.
E invece, il cimitero Vantiniano è sempre più oggetto di polemiche. A porlo sotto i riflettori questa volta sono i membri del gruppo Facebook “Brescia che non vorrei”, che nelle ultime ore, oltre a denunciare alcuni furti di portalumini e portafiori in ghisa risalenti al 1800, lamentano delle pessime condizioni di edicole, loculi e monumenti sepolcrali.
Pareti scrostate e intonaco deteriorato non rendono giustizia al luogo di culto che fu il primo cimitero monumentale d’Italia e il modello per i cimiteri del XIX secolo.
La situazione di degrado viene denunciata da anni da alcuni fruitori del luogo, che si recano al noto cimitero per far visita ai propri cari defunti e che desidererebbero uno spazio maggiormente dignitoso.
Inoltre, i membri di “Brescia che non vorrei” fanno notare anche la valenza storico-artistica (e turistica) del Vantiniano, il cui interesse dovrebbe toccare tutta la comunità.