“I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i c…”. Sarebbe questo, secondo quanto riportato da diverse fonti, il messaggio diffuso martedì ai passeggeri del treno regionale 2653 di Trenord partito alle 12.20 a Milano e diretto a Cremona e Mantova.
Un messaggio decisamente choc, diffuso da una voce femminile, in seguito al quale l’azienda lombarda – condannando fermamente quanto accaduto come un gesto “grave e inqualificabile” – avrebbe deciso anche di avviare un’indagine interna per valutare eventuali responsabilità. L’ipotesi – di cui parlano i media – è che a diffondere l’invito possa essere stato il capotreno, ma al momento non è ancora esclusa l’ipotesi del sabotaggio.
Nel frattempo, mentre il vicepremier Salvini difende l’autore del messaggio (“Invece di preoccuparsi per le aggressioni a passeggeri, controllori e capitreno, qualcuno si preoccupa dei messaggi contro i molestatori… #Viaggiaresicuri è una priorità!”), dal M5S lombardo arriva una condanna di quanto accaduto.
“Quanto accaduto sul treno regionale Milano-Cremona-Mantova – scrive Simone Verni, consigliere regionale del M5S Lombardia – è grave perché chi ha la responsabilità di centinaia di persone deve avere equilibrio e professionalità nel portare avanti le proprie mansioni. Sappiamo che quello del personale di bordo è un lavoro stressante, ma ciò non può giustificare questo tipo di comportamenti. Sebbene tale atto sia deprecabile contemporaneamente evidenzia una mancanza di sicurezza che dovrebbe essere in capo alle forze dellordine: irregolari, sbandati e questuanti non sono una novità sui treni lombardi. In ogni caso questo annuncio dimostra, ancora una volta, che i treni regionali sono un far west e Trenord è arrivata al capolinea. Ci auguriamo – conclude – che le parti in gioco vogliano al più presto garantire standard di servizio accettabili e un servizio degno di un paese civile”.