Macellazione islamica, Rolfi attacca: vietare lo sgozzamento senza stordimento

L'esponente del Carroccio: nel nostro Paese vige un doppiopesismo vergognoso, gli allevatori italiani vengono sommersi di norme in tutela degli animali

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Macellazione islamica, foto generica
Macellazione islamica, foto generica

“Nel nostro Paese vige un doppiopesismo vergognoso: da un lato gli allevatori italiani vengono sommersi di norme in tutela degli animali, che rischiano di comportare investimenti faraonici anche di carattere strutturale, basti pensare alla direttiva sul divieto di taglio della coda dei suini; dall’altro ai musulmani si permette di sgozzare senza stordimento animali appesi a testa in giù o rinchiusi in una gabbia”. Lo ha detto con una nota inviata nel pomeriggio di oggi ai giornali Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia che questo pomeriggio ha inviato una lettera indirizzata al ministro della Salute, Giulia Grillo.

“Con l’inizio della festa del sacrificio si sono registrati come ogni anno, anche in Lombardia, innumerevoli episodi di sgozzamento clandestino. Visto che il benessere animale è un valore condiviso nella nostra società, è tempo di agire e di fare chiarezza. Per questo chiedo un intervento netto e una mobilitazione del governo. È ora di vietare su tutto il territorio nazionale la macellazione rituale senza stordimento. Il divieto esiste già in altri Paesi europei come Svezia e Danimarca e anche l’Italia si deve adeguare”, ha aggiunto Rolfi.

“Mi auguro – ha concluso l’assessore bresciano della Lega – sia previsto a breve termine un irrigidimento delle norme. Vogliamo che il principio del benessere animale sia comune a tutti coloro che vivono nel nostro Paese. Grazie alla azione persuasiva della Regione Lombardia, nella nostra regione già il 30 per cento dei centri di macellazione halal pratica lo stordimento preventivo. Saremo come sempre a disposizione del governo per una collaborazione fattiva”.

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