Fa ancora discutere il caso dell’articolo scritto dal giovane giornalista bresciano Federico Gervasoni e pubblicato dal quotidiano La Stampa sulle cene dei presunti nostalgici del movimento di estrema destra Avanguardia Nazionale (movimento neofascista sciolta dautorità nel giugno 1976 dopo una sentenza del Tribunale di Roma), che si sono tenute nel Bresciano alla presenza di Laura Castagna, uno dei candidati sindaco alle scorse elezioni comunali di Brescia.
Gervasoni, infatti – secondo quanto riferito da diverse fonti e stigmatizzato anche da Fnsi, Associazione Stampa Subalpina e Odg del Piemonte – in seguito all’inchiesta ha ricevuto diverse minacce e insulti dai militanti dall’estrema destra. Per questo ha presentato denuncia e il sindacato dei giornalisti ha dichiarato di essere pronto a costituirsi parte civile nell’eventuale processo.
Ma Laura Castagna, in una nota inviata ieri, smentisce di essere mai stata tra quelli che hanno minacciato il giovane giornalista e afferma che il suo post del 3 agosto (“Allora, se devi parlar male esagera perché adoro le chiacchiere…sparla sparla sparla più che puoi..informa bene…Io non mollo, le tue chiacchiere mi rafforzano sempre più…a breve due pizzete le prendi…garantito!”) non era rivolto al giornalista bresciano.
“Mi trovo accusata su una testata nazionale – scrive la Castagna – di aver minacciato lautore del sopracitato articolo Federico Gervasoni. Atto che smentisco categoricamente. Trovo oltraggioso oltre che lesivo della mia persona e del movimento che rappresento, il tentativo di abbinare un mio post di venerdì 3 agosto ad un articolo di Martedì 31 Luglio. Non ho mai avuto problemi a mettere il mio viso pubblicamente, non scappo, non mi nascondo, ma soprattutto non ho la necessità di ricorrere ad un post Facebook per diffamare le persone, cosa che pare sia nellindole di chi oggi ha dichiarato pubblicamente di esser stato da me minacciato di percosse. Come ampiamente dichiarato sono aperta al confronto per una tranquilla chiacchierata. Sono una signora – conclude – e come tale mi comporto, ma lascerò fare il loro lavoro a forze dellordine ed al mio avvocato”.
Persone che rappresentano lo zero virgola qualcosa dell’opinione pubblica o del consenso politico non dovrebbero essere considerati più di tanto. Ma i social media, purtroppo, portano anche a esasperazioni e visibilità del tutto inutili. Sono ben altri i problemi di oggi e soprattutto lontani dai “nostalgici”.