Polmonite: i casi sono saliti a 250, tre persone in condizioni critiche

Appare sempre più probabile che la causa sia da individuare nel batterio della legionella, che è già stata riscontrato dai medici in 12 casi

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Ospedale Civile
Ospedale Civile, foto d'archivio

Continua nel Bresciano l’allarme per l’epidemia di polmonite che ha colpito la Bassa Bresciana, estendendosi anche alle province limitrofe di Cremona e Mantova. Le cause non sono ancora note, ma appare sempre più probabile che la causa sia da individuare nel batterio della legionella, che è già stata riscontrato dai medici in 12 casi. Il contagio, secondo i rilievi, potrebbe essere avvenuto tra il 2 e il 7 settembre e la fonte di diffusione dell’agente patogeno potrebbe essere l’acqua. Il tasso di mortalità della malattia – secondo alcuni studi – è del 10 per cento anche tra le persone sane.

POLMONITE, I NUOVI CASI

I Comuni bresciani colpiti sono ben 20, ma quello con più malati è Montichiari. Ieri altre sei persone sono state ricoverate a Mantova per sospetta polmonite e le autorità sanitarie locali hanno avviato le procedure per gestire l’emergenza. Tra i nuovi casi si segnala quello di un 29enne di Roè Volciano, ricoverato all’ospedale di Monza in condizioni critiche. Ma – stando ai primi accertamenti – il suo contagio non sarebbe legato all’epidemia in corso. Gravi anche due persone di 57 e 58 anni ricoverate al Civile, in terapia intensiva, dopo essere passate dall’ospedale di Montichiari. Le sospette morti sono già due.

LE CAUSE E LE PRECAUZIONI

La possible causa andrebbe ricercata nel batterio della legionella. Il contagio avviene principalmente per inalazione di vapori acquei: docce, bagni turchi, sistemi per innaffiare i giardini e via dicendo. In sostanza va evitata l’inalazione. Il rimedio per sterilizzare le tubature è quello di far scorrere acqua bollente per almeno mezz’ora al giorno, in modo da uccidere il batterio.

INDAGA LA PROCURA

Nel frattempo la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta contro ignoti con l’ipotesi di reato di pidemia colposa. Il sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo cha affidato ai carabinieri del Nas il compito di effettuare indagini sulla rete idrica dei principali comuni interessati dai casi di polmonite.

 

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