Vaccini, 13 bimbi restano fuori da scuola: protestano le mamme

Tra le scuole interessate dalle questione vaccini ci sono l'infanzia Carboni, il nido Primavera, la paritaria Santa Maria Ausiliatrice, con problemi che si registrano anche in provincia a Berlingo, Nave, Ospitaletto e Soiano

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Nel bresciano continuano le polemiche legate alle vaccinazioni dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia e nei nidi. Al momento sarebbero tredici – come riportato da diverse fonti – i bambini rimasti fuori dalle scuole perché non vaccinati o per mancanza dell’adeguata documentazione.

Le famiglie interessate, che hanno ricevuto la notifica di esclusione, non ci stanno e protestano: alcune mamme, infatti, ieri sono scese in piazza Repubblica (sede degli assessorati) per ottenere un incontro con la dirigente del servizio nidi e materne. Alle stesse mamme non è però bastato vedersi fissato un incontro per giovedì e hanno quindi continuato la protesta venendo poi accolte da Fabio Capra. Al termine dello stesso incontro – definito dall’assessore “vivace ma civile” – sembra non sia cambiato molto.

Così alcune mamme hanno tenuto a casa i figli, altre li hanno mandati a scuola mentre altre ancora promettono una lunga battaglia. Molte delle famiglie – appoggiate dal Mir (Movimento Internazionale Riconciliazione) e vicine ai free vax – chiedono di saperne di più dal Comune riguardo a vantaggi e svantaggi delle vaccinazioni (anche se se la comunità scientifica internazionale si è gia ampiamente espressa al riguardo), altre lamentano il fatto che il Comune non avrebbe accettato la dichiarazione che la famiglia ha preso appuntamento con l’Ats.

C’è da dire che gli iscritti nelle scuole comunali dell’infanzia nel Bresciano sono circa 2mila e il numero dei non vaccinati si sta via via riducendo. Tra le scuole interessate dalle questione ci sono l’infanzia Carboni, il nido Primavera, la paritaria Santa Maria Ausiliatrice, con problemi che si registrano anche in provincia a Berlingo, Nave, Ospitaletto e Soiano.

Si attendono dunque le decisioni del Parlamento, ma l’assessore Capra – sulle colonne del Bresciaoggi – è stato chiaro: “Siamo stati chiari sin dall’inizio dopo aver consultato l’avvocatura civica, il provveditorato, il ministero. Per coloro che non sono d’accordo esiste la possibilità di un ricorso al Tar, come esiste invece la possibilità di esibire un documento dell’Asst. Le leggi vanno rispettate”.

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