Lo hanno ritrovato grazie ad un dispositivo che intercetta il segnale lanciato dal cellulare.
Gli uomini del Soccorso Alpino sono riusciti a salvare, nel pomeriggio di ieri, un cercatore di funghi che era caduto e non riusciva più a muoversi.
L’uomo si trovava in un bosco a 1.300 metri di quota, tra i monti di Sonico. Scivolato per almeno una decina di metri non riusciva a rialzarsi ed ha chiamato la moglie, che da casa ha allertato i soccorsi.
Giunti nelle vicinanze del posto, i tecnici del Soccorso Alpino hanno telefonato all’uomo e sfruttando il dispositivo che intercetta il segnale del cellulare hanno individuato la sua posizione esatta.
Le squadre del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza di Edolo e poi il personale dell’elicotteo di Trentino Emergenza hanno tratto in salvo l’uomo, che è stato trasportato all’ospedale di Trento.
Il dispositivo in dotazione ai soccorritori, che funziona solo se c’è campo per le onde del cellulare, ha questa volta facilitato le operazioni di soccorso, non sempre semplici, soprattutto quando si tratta di individuare la posizione di persone che si sono perse tra i boschi e che si sono ferite.