Youtube, le views fanno la differenza (anche in termini economici)

I video sono una delle tendenze del momento in rete: il motivo principale è - banalmente - che piacciono agli utenti e agli investitori pubblicitari

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I video sono una delle tendenze del momento in rete: il motivo principale è – banalmente – che piacciono agli utenti e agli investitori pubblicitari. Una dinamica testimoniata anche dalle scelte dei colossi del web. Facebook, infatti, ha recentemente lanciato la sua nuova sezione riservata ai filmati. Ma già da anni il social di Palo Alto (in California) aveva deciso di privilegiare i video rispetto ai normali post con immagini nella distribuzione dei contenuti tramite il suo ormai famoso – e contestato – algoritmo. In pochi lo sanno, ma Facebook è oggi la piattaforma on line in cui si guardano più cortometraggi nel mondo: i numeri indicano che ha sorpassato YouTube. Anche se il portale video di proprietà di Google (fu acquistato nel 2008 per la cifra allora record di 1,6 miliardi di dollari), va precisato, rimane ancora concretamente in vantaggio rispetto al rivale su molti fronti…

VIDEO: YOUTUBE VS FACEBOOK

Mentre Facebook è un contenitore in cui trova spazio qualsiasi tipo di contenuto (testi, immagini, annunci di vendita, campagne di donazione e via dicendo), YouTube è un portale tematico specializzato: la sua principale funzione, quasi l’unica, è quella di permettere agli utenti di caricare e guardare filmati. Trovare un video specifico su YouTube – tramite il motore di ricerca integrato – è un’operazione piuttosto facile, mentre su Facebook tutti i contenuti sono legati all’estemporaneità e recuperarli dall’archivio si rivela spesso un’impresa quasi impossibile. Grazie a questa funzionalità, per molti YouTube è diventato nel tempo un juke box per cercare e ascoltare le proprie canzoni preferite. Oppure uno strumento per trovare facilmente interi film di cui sono scaduti i diritti d’autore. Insomma: YouTube è – o si appresta ad essere nel prossimo futuro – sempre più il concorrente diretto di chi vende musica on line (come Apple) e di chi offre contenuti video a pagamento (da Amazon Prime a Netflix). Non solo e non tanto di Facebook.

Ma la differenza principale tra i due mezzi (Facebook e YouTube) è legata soprattutto alla capacità del mondo Google di attirare gli investitori, monetizzare le views e remunerare chi produce i filmati. Obiettivi da cui Facebook appare ancora piuttosto lontano.

COME SI GUADAGNA CON YOUTUBE

YouTube guadagna soprattutto attraverso gli annunci pubblicitari inseriti nei video pubblicati dagli utenti. Ma anche gli autori dei filmati possono raggiungere cifre considerevoli aderendo al programma commerciale della piattaforma. Da qui è nata la professione dello Youtuber: ragazzini che si riprendono mentre fanno le attività più disparate (parlando di videogiochi, improvvisando gag comiche oppure semplicemente mettendo una Mentos nella Coca Cola…) e collezionano milioni di visualizzazioni, come il bresciano Lukas Gym. Qualche anno fa mille visualizzazioni da parte degli utenti venivano pagate dalla piattaforma ben 7 euro, consentendo agli autori di incassare centinaia di migliaia di euro all’anno: oggi le cifre di mercato si sono ridotte sensibilmente, ma gli altri vantaggi restano. A questi incassi, infatti, per i nomi più noti vanno comunque sommati quelli derivanti dalla popolarità (come le ospitate nei centri commerciali, che possono fruttare dai mille ai 10mila euro) e dal posizionamento di prodotti commerciali all’interno dei video

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