Rapina a mano armata, condannato il figlio del Procuratore capo

I tre uomini sono stati ritenuti responsabili della rapina che è stata effettuata il 31 gennaio 2018 in un supermercato di Zogno, nella Bergamasca

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Era stato accusato di rapina a mano armata e ora, concluso il processo con rito abbreviato, il figlio del procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno, è stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione. Anche i due complici sono stati condannati: a otto anni e undici mesi e a dieci mesi e venti giorni.

I tre uomini sono stati ritenuti responsabili della rapina che è stata effettuata il 31 gennaio 2018 in un supermercato di Zogno, nella Bergamasca.

Poche ore dopo il fatto, il figlio di Buonanno si era costituito, ammettendo di aver partecipato alla rapina. L’uomo ha inoltre risarcito i dipendenti del supermercato colpito.

Su di lui, però, indagano ancora i carabinieri di Verolanuova, ascoltati anche ieri durante l’udienza. Buonanno potrebbe infatti essere indirettamente coinvolto in un’altra rapina, avvenuta due settimane prima di quella messa a segno a Zogno, a Manerbio e nella quale potrebbero essere state usate armi fornite proprio dal figlio del procuratore capo di Brescia.

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