La sentenza sarà emessa il prossimo 5 novembre, ma intanto per l’impiegato comunale di Brescia accusato di concussione, violenza sessuale e induzione indebita il pm Ambrogio Cassiani ha chiesto sei anni e otto mesi di reclusione. Una pena grave, che ha già subito uno sconto di un terzo previsto dal rito abbreviato.
L’imputato, che continua a sostenere di non aver mai ricattato nessuno, era stato arrestato a marzo perchè, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva chiesto favori sessuali e denaro in cambio della dichiarazione di agibilità degli alloggi di alcuni cittadini, tutti stranieri.
In uno dei quattro casi contestati all’uomo, con una donna di nazionalità cinese, si sarebbe anche spinto oltre, cercando di palpeggiarla. Attualmente l’uomo è agli arresti domiciliari.