Premio ad ABE per il sostegno ai bambini con tumore

Al Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica degli Spedali civili si amplia il servizio psicologico di accoglienza per il bambino colpito da tumore e parte “Tutti a scuola”, un innovativo sostegno per i bimbi che dopo la malattia rientrano sui banchi di scuola

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Un bambino ricoverato in una struttura ospedaliera
Un bambino ricoverato in una struttura ospedaliera

Al Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica degli Spedali civili si amplia il servizio psicologico di accoglienza per il bambino colpito da tumore (e la sua famiglia) e parte “Tutti a scuola”, un innovativo sostegno per i bimbi che dopo la malattia rientrano sui banchi di scuola.

Sono i due servizi a cui l’Associazione Bambino Emopatico (ABE), che da più di trent’anni opera all’interno del reparto dell’ospedale, potrà dar vita grazie al finanziamento di 24.000 euro ottenuto al Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences che seleziona e premia i migliori progetti di assistenza e supporto al paziente presentati da Associazioni pazienti e Organizzazioni no profit del Paese.

Grazie al finanziamento, ABE potrà potenziare i servizi di assistenza e di supporto psicologico nei confronti dei 300 bambini (e delle loro famiglie) che ogni anno vengono seguiti dal Reparto della struttura ospedaliera. L’ingresso in ospedale rappresenta un’esperienza di separazione e di perdita, non solo dal precedente benessere psico-fisico ma anche dall’ambiente familiare, dai coetanei e dalle normali attività tra cui anche la scuola. E’ fondamentale che l’ambiente ospedaliero e le persone che ne fanno parte riescano a ridurre l’impatto di questa separazione dal mondo cui il piccolo e la famiglia erano abituati.

Attraverso l’attivazione del servizio psicologico di accoglienza, supporto e presa in carico basato su colloqui individuali e strumenti specifici (tecniche di rilassamento, fantasie guidate, biofeedback per controllare i paramentri fisiologici stress correlati), l’obiettivo è che i piccoli pazienti possano avere una buona qualità di vita e un sano sviluppo psicologico durante il trattamento terapeutico all’interno del reparto e un successivo positivo ritorno alla normalità una volta dimessi.

Con questo obiettivo sarà attivato anche “Tutti a scuola”, un servizio di valutazione e sostegno scolastico di carattere innovativo che ha l’obiettivo di supportare i bambini in “stop terapia” per facilitare il rientro alla scuola di provenienza da cui sono stati assenti per diversi mesi e che spesso risulta molto faticoso. La voglia di tornare a scuola si può scontrare con la fatica di recuperare e rimettersi al passo.

I problemi più frequenti sono la difficoltà di comprensione, memorizzazione e recupero delle informazioni insieme a tempi più lunghi di studio con risultati non soddisfacenti.

“Tutti a scuola” nascerà per far fronte a queste problematiche. Si attiverà su richiesta della famiglia, su segnalazione delle psicologhe o degli insegnanti che seguono i bambini e gli adolescenti.

“Questo premio, oltre a renderci orgogliosi, rappresenta la conferma ideale della validità del percorso che come Associazione proponiamo con le nostre psicologhe e le attività di supporto ai bambini ricoverati, integrando l’attività del Servizio Sanitario in una logica di completa collaborazione – commenta Luciana Corapi, Responsabile del progetto – Grazie al finanziamento continueremo a proporci come risorsa per le famiglie, per permettere loro di superare l’evento della malattia evitando che questa esperienza lasci segni indelebili nei vissuti dell’intero nucleo familiare”.

Il progetto di ABE (La sofferenza fisica e la sofferenza emotiva: il percorso di cura e sostegno psicologico in oncoematologia pediatrica) proprio per le su caratteristiche di unicità e la sua campacità di offrire un modello replicabile in altre realtà è stato selezionato dalla Commissione Giudicatrice del Community Award, composta da Giorgio Fiorentini, Professore Associato in Management delle Imprese Sociali-Università Bocconi e Simona Seravesi, Esperta di programmi di salute pubblica nei paesi in via di sviluppo.

L’Associazione si è distinta oltre che per l’originalità e la replicabilità del progetto presentato, anche per la capacità di sviluppare un percorso di sostegno che non si limita al solo periodo del ricovero, ma pone le basi per una miglior ripresa della vita quotidiana del bambino/giovane e della sua famiglia anche dopo.

Per saperne di più su ABE: https://www.associazionebambinoemopatico.it

Community Award Program

Il Community Award Program è arrivato quest’anno alla sua 7a edizione. Con questo Bando vengono selezionati e premiati i migliori progetti proposti da Associazioni pazienti e più in generale da Organizzazioni No Profit italiane che, secondo il giudizio di una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone affette da HIV, Patologie del fegato e patologie oncoematologiche (Leucemia Linfatica Cronica e Linfoma Follicolare). Nei sette anni del Bando sono stati presentati 179 progetti e le Commissioni Giudicatrici di ogni Edizione ne hanno selezionati e premiati in totale 77, 14 solo quest’anno. 4 i criteri con cui vengono valutati i progetti: 1.contenuto, 2.obiettivi e fattibilità, 3.originalità e innovatività, 4.esperienza del proponente nell‘ambito tematico del progetto.

Nel corso dei 7 anni sono stati assegnati oltre 1.600.000, di cui oltre 340.000 quest’anno.

Per saperne di più: www.communityawardprogram.it

Gilead Sciences

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica basata sulla ricerca e impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di farmaci innovativi per patologie molto gravi che ancora affliggono l’umanità. Le aree terapeutiche sulle quali ci concentriamo comprendono HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologia e oncologia, malattie infiammatorie e respiratorie. Gilead è presente in Italia dal 2000 e collabora attivamente con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e delle comunità locali per sviluppare e rendere disponibili le terapie ai pazienti italiani.

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