Dipendenti furbetti, addebitavano al comune i lavori extra

Dopo aver timbrato il cartellino quando entravano in comune, i due "furbetti" uscivano per fare lavori extra, in nero

0
Timbratura del cartellino
Timbratura del cartellino

Non solo di truffa e false attestazioni, due dipendenti del comune di Rezzato sono stati accusati anche di peculato. Dopo aver timbrato il cartellino quando entravano in comune, i due “furbetti” – secondo quanto ipotizzato dagli investigatori – uscivano per fare lavori extra, in nero, e spesso utilizzavano i mezzi di trasporto e la scheda carburante dell’amministrazione e addebitavano persino le spese dei materiali al comune.

I due, entrambi 50enni, sono stati colti in flagranza di reato dalla Polizia Locale di Rezzato e dagli agenti di Montichiari, grazie ad alcune segnalazioni di residenti del paese. A conclusione di un’indagine fatta anche di appostamenti, gli uomini della Locale erano infatti riusciti a cogliere i due dipendenti comunali mentre, durante l’orario di servizio nell’ente pubblico, stavano eseguendo una riparazione idraulica in un’abitazione privata.

Nell’indagine – in cui le accuse, lo ricordiamo, sono ancora tutte da verificare – è coinvolto anche un dirigente ed è al vaglio degli inquirenti la responsabilità di un altro dipendente comunale, che in più di un caso avrebbe timbrato il cartellino al posto dei colleghi.

La cifra di cui devono rispondere i due, e che potrebbero dover restituire all’ente, si aggira attorno ai 15 mila euro.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome