Troppo estremista e vicino ai terroristi, espulso imam in servizio a Orzinuovi

Nel frattempo, a Orzinuovi, si riaccendono le polemiche per il centro culturale islamico, che - secondo la Lega - sarebbe soltanto una moschea abusiva

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Un imam in servizio nel Comune di Orzinuovi è stato espulso dall’Italia su decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il religioso, un 36enne di origine egiziana, era già noto alle cronache per le sue posizioni estremiste e – dopo un lungo lavoro di indagine della Digos – è stato sospettato di incitazione all’odio e al terrorismo.

ERA GIA’ NOTO PER LE SUE POSIZIONI RADICALI

Si tratta, della stessa persona che nel 2009 aggredì, durante una manifestazione contro il velo integrale, l’ex deputata Daniela Santanché. Inoltre, secondo quanto emerso dal lavoro della Digos, il 36enne avrebbe avuto rapporti con soggetti a rischio terrorismo. Le indagini si riferiscono al suo operato come imam di un Comune della provincia di Perugia, ma da qualche settimana l’uomo predicava nella Bassa bresciana, sostituendo temporanemente un collega.

IL RIMPATRIO E LE POLEMICHE SULLA “MOSCHEA ABUSIVA”

Nelle scorse ore gli agenti della Polizia, dopo la notifica del provvedimento “per motivi di prevenzione del terrorismo”, lo hanno prelevato e accompagnato a Malpensa per il rimpatrio. Nel frattempo, a Orzinuovi, si riaccendono le polemiche per il centro culturale islamico, che – secondo la Lega – sarebbe soltanto una moschea abusiva.
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