Rimborsopoli in Regione, sentenza rinviata a gennaio

Il processo, lo ricordiamo, coinvolge 57 ex consiglieri regionali, tutti accusati a vario titolo di peculato (alcuni anche di truffa)

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Renzo Bossi
Renzo Bossi

La sentenza era prevista per oggi, ma i giudici – secondo attese – hanno deciso di rinviarla al prossimo 18 gennaio con la motivazione di voler attende che la Cassazioone depositi le sue motivazioni su uno dei consiuglieri regionali coinvolti (Carlo Spreafico aveva optato per il rito abbreviato).

Il processo, lo ricordiamo, coinvolge 57 ex consiglieri regionali, tutti accusati a vario titolo di peculato (alcuni anche di truffa). Ma nella sostanza le posizioni personali sono molti diverse: per alcuni, infatti, sotto la lente sono finite le cene di rappresentanza, mentre altri avrebbero acquistato con i fondi del Pirellone cartucce da sparo o pagato cene di matrimonio a parenti. Molti, se le accuse dovessero essere confermate dai giudici, rischiano pene superiori ai due anni e l’interdizione dai pubblici uffici.

Nel processo ordinario sono imputati, tra gli altri, l’ex consigliere e ora capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, Renzo Bossi e Nicole Minetti. Diversi anche i bresciani coinvolti, tra cui l’ex vicesindaco di Rovato Pierluigi Toscani, che proprio in vista della sentenza di oggi aveva annunciato le proprie dimissioni.

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