“Ho sempre rispettato la legge, non ritiro la mia candidatura e sono pronto anche a fare ricorso se la commissione dovesse bocciarla”. A dirlo – intervistato da BsNews.it – è Talat Chaudhry Doga, il pakistano candidato al consiglio di quartiere di Porta Cremona finito al centro delle polemiche per una vecchia foto in cui tiene in mano un fucile Ak-47.
“Non condivido le affermazioni del sindaco Emilio Del Bono“, si difende, “quella foto è stata fatta nel 2013 in Pakistan, in un contesto perfettamente legale e con un’arma detenuta secondo le leggi locali. Non comprendo quale sia il problema e cosa c’entri tutto ciò con la mia candidatura oggi”.
Chaudhry, quindi, ribadisce la sua perfetta integrazione (è in Italia da 23 anni, parla bene la lingua e la moglie è italianissima), prendendo nettamente le distanze da qualsiasi forma di estremismo religioso e dicendosi dispiaciuto per il collegamento che alcuni politici hanno fatto con il terrorismo: “Il terrorismo mi fa schifo”, ribadisce, “e io non sono certo un estremista: anche nel mio locale di Collebeato ho sempre servito alcolici e carne di maiale”.
Da qui la decisione di non mollare. Talat, nel pomeriggio di oggi, ha detto no alla richiesta di ritirarsi avanzata dalla segreteria del sindaco e ora risponde a tono anche al comunicato della Loggia. “Mi candido lo stesso”, dice, “e se la commissione dovesse impedirmelo sono pronto a fare ricorso con il mio avvocato”.