Virgilio Vecchia (1891-1968): la classicità del quotidiano | MOSTRAMI UNA MOSTRA / 59

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Virgilio Vecchia (1891-1968): la classicità del quotidiano, foto di Enrica Recalcati per BsNews.it
Virgilio Vecchia (1891-1968): la classicità del quotidiano, foto di Enrica Recalcati per BsNews.it
Enrica Recalcati, opinionista di BsNews.it
La scrittrice Enrica Recalcati, opinionista di BsNews.it

di Enrica Recalcati – Due mostre e una monografia per ricordare il cinquantesimo della morte del pittore e intellettuale bresciano, maestro di molti importanti artisti dell’epoca e indiscusso interprete del Novecento italiano. Le mostre ugualmente intitolate, in collaborazione con l’associazione SpazioAref e curate da Maria Teresa Vecchia e Silvia Iacobelli, una già visitabile negli storici spazi Aref in Piazza Loggia 11/f, l’altra a palazzo Vecchia in Poncarale dal 10 novembre.

La monografia che accompagna le esposizioni “Virgilio Vecchia (1891-1968). Un intellettuale protagonista nella stagione della transizione” saggio curato da sette autori tutti che mettono in risalto la figura di un raffinato intellettuale, conoscitore d’arte, ma anche maestro e operatore culturale, capace di intermediazione fra l’arte asettica del regime e i fermenti artistici del primo Novecento. A lui si deve la fondazione della scuola sindacale di San Barnaba frequentata da artisti famosi quali Oscar Di Prata, Enrico Ragni, Alessandro Pianeti, Achille Canevari, Mario Pescatori, Gian Battista Cattaneo. La famiglia, rappresentata dalla nipote Maria Teresa Vecchia, vuole ricordare il pittore non solo attraverso i grandi quadri, ad olio su tela, ma anche esponendo una elezione dei 1250 disegni conservati nell’archivio storico, che evidenziano la grande abilità di Virgilio come disegnatore. Negli ultimi anni sono state recuperate, catalogate e studiate non solo moltissime opere, ma anche documenti e lettere. In particolare l’epistolario dal quale si desume l’intensa attività intellettuale e i rapporti con personalità del mondo artistico e intellettuale dell’epoca. Virgilio amava fare cultura non solo percependo il fermento del suo tempo, ma anche guardandosi indietro senza escludere le correnti artistiche precedenti, anzi cercando di trarre sempre insegnamento dal passato. Partecipò a rassegne artistiche nazionali come le Biennali veneziane e le Quadriennali romane e ai comitati scientifici delle tre grandi mostre degli anni Trenta che celebravano la pittura bresciana dal Rinascimento all’Ottocento. Inoltre fu parte attiva all’allestimento della mostra sul Romanino del 1965.

In mostra presso lo spazio Aref soprattutto ritratti della moglie Fulvia e di personaggi a lui cari. La moglie ritratta dall’età giovanile a quella matura nelle espressioni pensose e malinconiche, in abiti eleganti dal decoro assoluto, senza sbavature espressive, costantemente assisa su sedie che paiono troni. La domestica in “Meriggio” colta dal caldo e dalla spossatezza del suo fare, in un quadro emblematico, sdoppiato dalla presenza di un nudo di donna vicino, nell’atteggiamento di lavarsi. Ci interroga Virgilio, quasi si diverte, non rivela la sua scelta, a noi osservatori rimane il dubbio sull’identità della persona. Un ritratto del figlio Giovanni, una serie di nudi femminili allo specchio, il ritratto di Teobaldo Roggero, del giovane amico pittore Canevari, un suo autoritratto in abiti da lavoro.

I paesaggi della bassa bresciana nelle varie stagioni dell’anno, il lago d’Iseo a lui tanto caro. Trenta le opere esposte, capaci di rapire gli sguardi, che ci accompagnano in un percorso di riscoperta dell’arte bresciana della prima metà del Novecento. Questa mostra insieme a quella che si inaugurerà a Poncarale il 10 settembre alle ore 18 a Palazzo Vecchia, dove sono esposti disegni inediti a carattere religioso e mitologico, consente di ampliare le nostre conoscenze in arte e di colmare possibili, ingiustificate lacune.

LA SCHEDA DELLA MOSTRA

Virgilio Vecchia (1891-1968). La classicità del quotidiano

SpazioAref dal 27 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019

ingresso libero giovedì – domenica dalle 16 alle 19,30

Piazza della Loggia 11/F

0303752369 – 3333499545

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Brescia sotto le bombe (1940-1945) | MOSTRAMI UNA MOSTRA / 58

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