La storia di Joseph, il richiedente asilo che pulisce le strade di Brescia: voglio lavorare onestamente

Joseph Okosun non ha un permesso di soggiorno non ce l'ha e per la legge non può avere un'occupazione, ma ha deciso comunque di inventarsi un "lavoro" onesto

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Joseph Okosun, l'immigrato nigeriano che pulisce le strade di Brescia
Joseph Okosun, l'immigrato nigeriano che pulisce le strade di Brescia

(a.tortelli) Non chiede la carità fuori dai supermercati, né si è mai occupato di attività illecite. Joseph Okosun un permesso di soggiorno non ce l’ha (più) e dunque per la legge italiana non può avere un’occupazione. Ma ha deciso comunque di inventarsi un “lavoro” onesto. Ogni mattina prende la sua bicicletta e, armato di ramazza, pulisce una strada diversa della città di Brescia, chiedendo ai passanti e ai residenti di aiutarlo.

“Gentili signore e signori, desidero integrarmi onestamente nella vostra città senza chiedere l’elemosina. Da oggi terrò pulite le vostre strade, vi chiedo solo un contributo per il mio lavoro. Buste, scope e altro materiale per la pulizia sono ben accetti”. Così scrive il 35enne nigeriano sui cartelli che colloca nelle zone in cui raccoglie foglie cadute e oggetti abbandonati sui marciapiedi dagli incivili. Oggi era in viale Italia.

La sua è una storia come tante altre storie di immigrazione. Dopo la morte di suo padre, ha deciso di lasciare la Nigeria. Paese che formalmente non è in guerra (così almeno dice il ministero degli Interni italiano), ma che comunque – con circa un quarto dei decessi di tutta l’Africa – è il più pericoloso per i civili di tutto il continente nero. La fortuna Joseph l’ha cercata in Italia, approdando ad Asti il 17 luglio del 2015 come richiedente asilo politico. Ma dal 2016 il suo permesso è scaduto. Da allora è illegale sul territorio italiano. Non ha cercato strade facili: si è sempre arrangiato con piccoli lavoretti e – arrivato a Brescia da un amico – si è inventato un’occupazione. Di strada.

La reazione dei bresciani, come sempre, è stata di gran cuore. Donne gli regalano le scope, i passanti gli lasciano qualche centesimo e anche la sua bici, che gli era stata rubata in Stazione, è frutto di una donazione. Joseph si mantiene e ogni tanto manda qualche soldo al fratello rimasto in patria. Ma non basta: “Vorrei avere un lavoro regolare”, dice tra italiano e inglese a BsNews.it, “magari proprio nelle pulizie”. Per farlo gli serve un permesso di soggiorno. E chissà se lo Stato italiano deciderà prima o poi di dargli un’opportunità.

Il cartello di Joseph Okosun, l'immigrato nigeriano che pulisce le strade di Brescia
Il cartello di Joseph Okosun, l’immigrato nigeriano che pulisce le strade di Brescia
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1 COMMENT

  1. I problemi dell’umanità sono tanti e, al singolo, non è possibile risolverli tutti. Le sensibilità sono altrettante. Per cui la vedo dura per il nostro ottenere il permesso di soggiorno e quindi un lavoro (che tra l’altro scarseggia anche per chi è nato qui). Suggerirei a joseph di emigrare in germania o in svezia dove, dicono, la disoccupazione è al 5%, sono molto più rapidi nelle procedure, hanno bisogno di manodopera perchè, al contrario di qua, c’è lavoro.

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