Bergamasco nascosto in un cespuglio con 80 scatole di tonno, questura (di Treviso) nel mirino dei troll

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Il singolare sequestro della Polizia di Treviso, da Facebook
Il singolare sequestro della Polizia di Treviso, da Facebook

La notizia, che pure non coinvolge direttamente Brescia, sembra di quelle tratte dal mitico portale di satira Lercio e ha scatenato un’ondata di ilarità con pochi precedenti sul web. Ma è tutto vero.

Un 25enne bergamasco senza fissa dimora, con diversi precedenti per taccheggio, è stato denunciato per ricettazione perché – dopo essersi nascosto in un cespuglio di via Sant’Antonino, a Treviso – ha cercato di allontanarsi in bicicletta lasciando sul posto ben 80 scatole di tonno, verosimilmente appena rubate. Tutto, però, è avvenuto sotto gli occhi della Polizia. Che lo ha identificato e ha recuperato la merce.

“Qualora non si risalisse al legittimo proprietario (delle scatolette, ndr), saranno donate, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, agli Enti caritatevoli operanti nella Provincia”, precisa la Questura veneta sulla sua pagina Facebook ufficiale. Ma l’ondata di commenti ironici spontanei per l’accaduto è stata immediata e inarrestabile.

Il post, infatti, ha raccolto quasi 3mila Mi piace, 2.000 commenti e oltre mille condivisioni in pochi giorni. Ma migliia di Mi piace li hanno raccolti, nel medesimo post, anche diversi utenti che si sono cimentati in ironie e giochi di parole. Come Ermes Maiolica, operaio di Terni (il nome è ovviamente d’arte) noto come il re delle bufale in rete e diventato ormai uno dei massimi esperti di provocazioni on line d’Italia (tanto da finire spesso in tv ed essere chiamato come docente in corsi di comunicazione). “Alle domande negava tutto. Faceva il FINTO TONNO“, ha commentato ironicamente Maiolica raccogliendo oltre 5.000 Mi piace. Ma come lui hanno fatto in tantissimi.

“Reo Mare”; “Non ha retto all’interrogatorio. Si é spezzato psicologicamente come un grissino”;Nel cespuglio Aveva lasciato un cartello: TONNO SUBITO”; Grazie. Per fortuna ci siete voi a difenderci dagli spacciatori di tonno”; Da Bergamo a Treviso per spacciare il tonno… Deve essere proprio buono”; Qualità “fiamme gialle”. Sono solo alcuni delle migliaia di commenti – irriverenti, ma mai offensivi – comparsi sulla pagina, con Mi piace che vanno mediamente dai 500 ai 3mila ciascuno.

Ma che è successo? Va subito precisato che non si è trattato di un attacco alla questura o di un’azione di disturbo organizzata, ma di un fenomeno che in Rete si chima trollaggio. Nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, i troll sono individui che interagiscono con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Così è accaduto anche stavolta, anche se nel mirino è finita l’autorità deputata a garantire l’ordine pubblico. Commenti fuori luogo e irriverenti? Probabilmente sì. Ma anche alla questura di Treviso – visto che post e commenti non sono stati cancellati – l’hanno evidentemente presa nell’unico modo possibile: sul ridere.

IL COMMENTO DI ERMES MAIOLICA

Ermes Maiolica, foto da Facebook
Ermes Maiolica, foto da Facebook

BsNews.it ha intervistato sull’episodio proprio Ermes Maiolica. “La polizia – spiega l’ex re delle bufale – ha fatto ovviamente bene a fermare questo individuo e a denunciarlo: hanno svolto il loro lavoro. Il problema, però, è quello di come si comunica quanto fatto e il consiglio che mi sento di dare alle forze dell’ordine è che ‘spettacolarizzare’ alcuni tipi di reati non giova alla loro immagine. I casi come questo – oggetto di ironia da parte degli utenti – sono numerosi e uno dei più celebri è quello dell’operazione ‘spiagge’ in cui alcuni agenti annunciavano soddisfatti il sequestro di otto aquiloni, generando la reazione ilare dei commentatori… Questo tipo di comunicazione – aggiunge Maiolica – avrebbe un senso se si trattasse di aziende di marketing che vogliono creare finte gaffe e provocazioni per farle diventare virali e farsi conoscere. Ma alle forze dell’ordine non serve: meglio, dunque, evitare di fare ‘pubblicità’ a piccoli reati in cui la reazione degli utenti è quasi scontata. Un buon social media manager – conclude – oggi servirebbe a tutti”.

LA NOTA DELLA QUESTURA DI TREVISO DELL’11 NOVEMBRE

Alle ore 15.00 della giornata di ieri, la Volante transitava in Via S. Antonino e notava un individuo che, con fare circospetto, si accovacciava dietro ad un cespuglio e, dopo essersi intrattenuto per brevissimo tempo, sempre in modo guardingo, usciva in strada in sella alla sua bicicletta.
Gli operatori decidevano così di fermarlo e sottoporlo ad un controllo di polizia, recuperando quanto avesse nascosto all’interno del cespuglio.
Il ragazzo si mostrava da subito insofferente al controllo, negando altresì di aver appena nascosto alcunché all’interno del cespuglio; a seguito del controllo, tuttavia, si rinvenivano 80 confezioni di tonno in scatola, per un valore superiore a 150 euro, delle quali il soggetto non riusciva a fornire alcuna spiegazione sulla provenienza.
Si decideva di procedere a controlli più approfonditi in Questura, dove il giovane veniva identificato per S.A., venticinquenne bergamasco senza fissa dimora, con a carico numerosi reati contro il patrimonio: il giovane, infatti, è solito commettere taccheggi in diversi supermercati, prendendo di mira proprio le confezioni di tonno in scatola per la facilità del loro smercio al mercato nero.
Per questi motivi, tutti i beni rinvenuti sono stati sequestrati e, qualora non si risalisse al legittimo proprietario, saranno donati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, agli Enti caritatevoli operanti nella Provincia.
S.A. è stato denunciato per il reato di ricettazione.

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