Brescia Calcio, Cellino alla Gazzetta: obiettivo serie A nel 2020

Su Tonali e il paragone con Pirllo. "Si assomigliano fisicamente, per il resto sono diversi: Pirlo alla sua età giocava più avanti, poi Ancelotti gli ha cambiato ruolo. Sandro ha grandi doti di equilibratore e credo farà il percorso inverso"

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L'ex presidente del Cagliari Massimo Cellino
Massimo Cellino

L’obiettivo? E’ arrivare in serie A entro il 2020. A dirlo, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, è il presidente del Brescia Massimo Cellino.

MODELLO ATALANTA, MA NON ABBIAMO COMPLESSI

“L’Atalanta resta un modello – spiega l’imprenditore sardo – Ho dovuto ricostruire il vivaio affidandolo a una persona di valore come Christian Botturi. So come cercare e costruire i giovani. Ma non c’è un complesso di inferiorità nei loro confonti: arriveremo al loro livello, il traguardo è salire in A al terzo anno, quindi nel 2020. Mi considero un imprenditore del calcio a tempo pieno. Ma ho una certa età e non ho più voglia di buttare via soldi”.

SANDRO TONALI: ANDREA PIRLO? NO, O’NEILL

Nella stessa intervista, Cellino è quindi tornato sul tema Sandro Tonali, il giovane centrocampista – paragonato da molti ad Andrea Pirlo – recentemente convocato dalla nazionale maggiore e oggetto del desiderio di numerose big. Pirlo?”, ha detto il presidente del Brescia Calcio, “Si assomigliano fisicamente, per il resto sono diversi: Pirlo alla sua età giocava più avanti, poi Ancelotti gli ha cambiato ruolo. Sandro ha grandi doti di equilibratore e credo farà il percorso inverso: tra qualche anno giocherà trequartista. E’ formato dal punto di vista muscolare e ha il senso del gol. Mi ricorda O’Neill che dal Cagliari è poi passato alla Juve. Fabian ha avuto la carriera rovinata dall’alcol, Sandro è un 18enne con la testa da adulto: temo sarà difficile tenerlo in caso di mancata promozione, ma non c’è solo lui. Abbiamo altri giocatori interessanti: Cistana, Spalek, Bisoli. Non vorrei perderli tutti”.

RIGAMONTI E NUOVO STADIO DEL BRESCIA

Infine, sulla questione del nuovo stadio, Cellino ha detto che “non è una priorità, anche se è vecchio e scomodo”. “Conoscevo Brescia solo attraverso il Rigamonti”, ha aggiunto, “e mi aspettavo che la città fosse altrettanto brutta. Invece è meravigliosa e meriterebbe uno stadio decoroso. Va demolito e rifatto”.

 

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