Conto deposito, cos’è e come riconoscere il migliore?

Sempre più persone, in Italia, hanno scelto di aprine uno per incrementare il rendimento dei propri risparmi. Ma non tutti conoscono ancora le opportunità di un conto deposito

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Sempre più persone, in Italia, hanno scelto di aprine uno per incrementare il rendimento dei propri risparmi. Ma non tutti conoscono ancora le opportunità di un conto deposito: strumento di investimento che permette di ottenere interessi elevati, prelevando il proprio denaro in qualsiasi momento o al termine del periodo stabilito. In totale sicurezza.

Ma vediamo di capirci qualcosa in più, con una breve guida che permette di capire cosa sono e come funzionano i conti deposito, ma anche come si può scegliere il miglior conto deposito rispetto alle proprie aspettative ed esigenze.

COME FUNZIONA UN CONTO DEPOSITO

Il conto deposito è sostanzialmente un conto di appoggio. E la caratteristica base è quella di avere un’operatività ridotta rispetto al conto tradizionale a cui è agganciato. Per fare alcuni esempi, non si possono accreditare gli stipendi, pagare bollette e gli F24, né ricaricare il cellulare. Le operazioni consentite, infatti, sono sostanzialmente due: quella di versare e prelevare denaro rispetto a un conto d’appoggio.

Per avere un conto deposito, come anticipato, è indispensabile essere titolari di un conto corrente “classico” a cui appoggiarsi. L’apertura può essere effettuata anche on line, chiedendo al proprio istituto di attivare un conto di liquidità (operazione, solitamente, priva di spese). I documenti richiesti sono la carta d’identità e il codice fiscale. Mentre il denaro può essere spostato dal conto base al deposito – e viceversa – con un semplice bonifico. Poi basta attendere che gli interessi maturino. Ma prima di utilizzare questo strumento è comunque opportuno sapere altre cose.

ESISTONO DUE TIPI DI CONTI DEPOSITO

Una distinzione fondamentale – la principale – quando si parla di conti deposito è quella tra la formula libera e quella vincolata. La prima soluzione prevede la possibilità di prelevare il denaro in qualsiasi momento, incassando la somma depositata e gli interessi maturati fino a quel punto. La seconda, invece, prevede che la liquidità possa essere ritirata solo alla scadenza preventivamente concordata (solitamente da 6 a 12 mesi), salvo possibili penali. Ovviamente, in quest’ultima ipotesi gli interessi percepiti sono significativamente più alti.

COME SCEGLIERE IL CONTO DEPOSITO PIU’ VANTAGGIOSO

E’ impossibile dire quale è il miglior conto deposito in termini assoluti, prescindendo dalle necessità e dalle aspettative del singolo risparmiatore. Il primo parametro da valutare è l’interesse netto, quello che si ottiene sottraendo dall’interesse lordo le spese (come quelle eventuali per il rendiconto periodico inviato dalla banca) e le tasse (imposta annuale di bollo dello 0,2 per cento sopra i 5mila euro, imposta del 26 per cento sugli interessi e via dicendo). Dunque, attenzione ai costi. Ma non solo: altri parametri essenziali da tenere in considerazione sono la durata dell’eventuale vincolo, la penalità prevista in caso di ritiro anticipato delle somme (che solitamente coincide con la perdita degli interessi), la frequenza di capitalizzazione degli interessi (trimestrale, annuale, etc) e la somma minima di deposito richiesta. Tutti parametri che si possono confrontare anche attraverso siti e comparatori on line.

Se si vogliono muovere somme importanti, poi, la solidità della banca diventa un altro parametro essenziale. Il Fondo Interbancario di Tutela Depositi, come noto, garantisce il rimborso dei capitali solo fino a 100mila euro in caso di insolvenza dell’istituto di credito: oltre questa cifra quando si sceglie a chi affidare il proprio denaro bisogna essere più attenti. Ma il consiglio di fondo, per chi vuole aprire un conto deposito e scegliere il miglior conto deposito, è uguale per tutti: non accontentatevi di una guida on line, studiate e leggete bene i documenti che la banca vi sottopone.

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