Basket, riscatto Brescia: Cantù si arrende alla voglia di vincere della Leonessa

Così coach Andrea Diana al termine dell'incontro: "La nostra è una vittoria figlia di tre giorni di allenamento di grande durezza, voglio rendere merito ai ragazzi per la loro disponibilità"

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La Germani torna alla vittoria in campionato - foto da ufficio stampa
La Germani torna alla vittoria in campionato - foto da ufficio stampa

Raddrizzare la china, dando un forte segnale a tutto il campionato: era questo l’obiettivo della Germani nell’affrontare la sfida contro Cantù. Riconquistare la fiducia in se stessi e, al contempo, quella del proprio pubblico. Obiettivi raggiunti, certificati dall’81-63 con il quale la Leonessa ha battuto l’Acqua S. Bernardo Cantù nell’anticipo domenicale della decima giornata del campionato di Serie A.

Con ancora nella mente la pesante sconfitta di Belgrado, i giocatori della Leonessa sfoggiano una prestazione maiuscola, aggredendo Cantù fin dalla palla a due e mantenendo alta la concentrazione in attacco e in difesa per tutto l’arco della partita. Due dati su tutti servono a spiegare il successo della Germani. Il primo è quello sui rimbalzi: la Leonessa vince la lotta sotto i tabelloni 47-39, lasciando pochissimi tiri su seconda opportunità alla squadra canturina che, solitamente, trae grandissima parte del proprio fatturato offensivo da situazioni di rimbalzo offensivo. Il secondo sono i punti a referto, arrivati grazie alle 14 transizioni di cui la Leonessa ha potuto beneficiare grazie all’asperrima difesa che oggi ha sfoggiato in campo.

La copertina di inizio partita è tutta appannaggio di Jordan Hamilton (13 punti nei primi 8 minuti di gara, 17 alla sirena finale), che segna a ripetizione e indirizza fin da subito la partita dalle parti bresciane. Cantù prova a reagire affidandosi a Udanoh e Jefferson, le sue certezze sotto i tabelloni, ma Brescia dimostra da subito di non essere intenzionata a scendere a compromessi. L’attacco biancoblu gira a meraviglia, un Beverly leonino lotta nel pitturato arpionando rimbalzi e segnando (doppia doppia a fine gara per lui con 12 punti e 11 rimbalzi) mentre la difesa scherma ogni soluzione offensiva a Cantù, che si mantiene in linea di galleggiamento solo grazie ai liberi (43-29 all’intervallo)

La partita segue il medesimo canovaccio durante il terzo quarto. Hamilton lascia il proscenio ai compagni di squadra e le seconde linee spedite in campo da Diana forniscono un supporto notevole. Laquintana sprinta su ogni contropiede macinando punti mentre Zerini, al rientro dopo l’infortunio, dà manforte furoreggiando in area. Cantù tenta disperatamente di rientrare in partita ma riesce a limitare lo svantaggio solo al -9 di fine terzo quarto (60-51).

All’inizio dell’ultima frazione, contraddistinto dall’espulsione di coach Diana per doppio fallo tecnico, la Leonessa non si demoralizza ma, anzi, resta convinta di voler respingere un destino resosi fin troppo avverso fino adesso. E così Brescia continua a seguire pedissequamente il piano partita, fatto di aggressività e ripartenze, e distanzia sempre di più Cantù, che vede la vittoria sempre più lontana. L’ultima sirena porta in dote non solo i due punti, ma anche il volto di una Leonessa che lotta e che non scende ai compromessi quando ferita. Il volto giusto che servirà mercoledì sera, quando la Germani contro i tedeschi di Ulm proverà a scrivere un’altra pagina di storia, cercando la vittoria necessaria a tenere più vivo che mai il sogno europeo.

Così coach Andrea Diana al termine dell’incontro: “La nostra è una vittoria figlia di tre giorni di allenamento di grande durezza, voglio rendere merito ai ragazzi per la loro disponibilità. Voglio ringraziare in particolare David Moss, Luca Vitali e Brian Sacchetti, che sono i nostri tre pilastri e che mi rendono orgogliosi di essere il loro allenatore. La squadra ha reagito alla sconfitta di Belgrado, a quel 65-22 di fine primo tempo che da giovedì scorso durante ogni allenamento i ragazzi hanno rivisto sul tabellone del nostro palasport. Quella di oggi è il primo minuto di una lunga partita, che inizia ora e andrà avanti per tutta la stagione. La mia espulsione? Innanzitutto chiedo scusa alla squadra per averla lasciata da sola. Voglio che sia chiaro: il mio non è stato un gesto dettato dal nervosismo, ma da un alto livello di esigenza. Non ero nervoso per il momento che stiamo vivendo, ma solo esigente con la squadra. Voglio che tutti siano sulla stessa pagina, che è l’unico modo per riacquistare fiducia in noi stessi e anche quella dei nostri tifosi”.

GERMANI BASKET BRESCIA-ACQUA S. BERNARDO CANTÙ 81-63 (25-14, 43-29, 60-51)

Germani Basket Brescia: Allen 3 (1/5 da tre), Hamilton 17 (2/5, 4/7), Abass 8 (2/6, 1/4), Vitali 9 (2/2, 1/4), Laquintana 9 (2/5, 1/1), Cunningham 8 (3/5, 0/3), Caroli ne, Beverly 12 (5/9), Zerini 6 (3/3), Moss 2 (1/2, 0/3), Sacchetti 7 (0/2, 1/3). All: Diana
Acqua S. Bernardo Cantù: Gaines 5 (1/9, 1/7), Mitchell 10 (3/9, 0/7), Blakes 13 (5/9, 1/3), Udanoh 11 (5/8), Baparapè ne, Parrillo 8 (1/2, 2/5), Davis ne, Tassone (0/3 da tre), La Torre ne, Pappalardo ne, Quaglia (0/1), Jefferson 16 (6/9). All: Pashutin
Arbitri: Lanzarini, Paglialunga e Perciavalle
Note: Tiri da 2: Brescia 20/39 (51%), Cantù 21/47 (45%) – Tiri da 3: Brescia 9/30 (30%), Cantù 4/25 (16%) – Tiri liberi: Brescia 14/17 (82%), Cantù 9/18 (50%) – Rimbalzi: Brescia 47 (32 RD, 15 RO), Cantù 43 (23 RD, 16 RO)

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