Un cittadino macedone di soli 28 anni, in Italia da quando ne aveva tre, è stato espulso dalla questura di Brescia. La notizia è stata diffusa ieri, nell’ambito della conferenza stampa in cui il questore Vincenzo Ciarambino ha fatto il punto sulle attività della Polizia bresciana nel 2018.
Il giovane radicalizzato – che viveva tra i Comuni di Chiari e di Rovato – era cresciuto e aveva studiato nel Bresciano. Dopo la scuola era diventato venditore ambulante insieme al padre. Ma i suoi comportamenti, soprattutto quanto sui social, lo hanno fatto finire sotto la lente della Questura per apologia di terrorismo.
I fatti contestati risalgono a diversi mesi fa, mentre l’espulsione è di novembre. A firmarla è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Nel bresciano sono stati otto gli stranieri indagati per terrorismo nel 2018. Due gli espulsi: l’altro è stato l’imam egiziano fermato a Orzinuovi.