In primavera la Fondazione Caripo, uno dei principali enti di erogazione di contributi d’Italia, sarà chiamata a eleggere il successore del presidente Giuseppe Guzzetti (che, a 84 anni, è stato costretto a lasciare) e i 28 membri del nuovo consiglio dell’ente, di cui tre indicati direttamente da Guzzetti.
I candidati in corsa sono già un’ottantina, espressione delle diverse Province lombarde (a cui si sommano Novara e Verbania), della città di Milano, della Regione, della conferenza dei rettori lombardi e dell’arcivescovo di Milano.
Brescia, in particolare – con uno degli ultimi atti dell’ex presidente del Broletto Pier Luigi Mottinelli – ha avanzato tre nomi: si tratta dell’architetto Fausto Bianchi (58 anni, già sindaco di Edolo), del coccagliese Riccardo Imberti (69 anni, già presidente delle Acli ed esponente di spicco del Pd bresciano) e di Martino Troncatti (direttore delle risorse umane di Artsana Chicco).
La Fondazione, dal 1991 a oggi, ha sostenuto progetti no profit per un importo di quasi 3,2 miliardi di euro.
Ma questa fondazione i soldi da dove li prende?