Garda, chiude il centro profughi all’ex hotel Tre Lampioni di Toscolano

Il centro era già finito all'attenzione di tutti i media quando alcuni occupanti avevano deciso di esporre uno striscione per "denunciare" la presunta carenza qualitativa del servizio

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Immigrati e profughi a Brescia, foto generica
Immigrati, foto generica

L’atto ufficiale che ne sancisce la definitiva chiusura è arrivato nelle scorse ore, con la pubblicazione sull’albo pretorio. Dopo mesi di polemiche, dunque, il centro profughi allestito nell’ex albergo Tre Lampioni di Toscolano Maderno, sul lago di Garda, è stato definitivamente chiuso dalla prefettura con la motivazione del “mancato rinnovo di dimora”.

Il centro era già finito all’attenzione di tutti i media quando alcuni occupanti avevano deciso di esporre uno striscione per “denunciare” la presunta carenza qualitativa del servizio da loro ricevuto. Ne erano seguite pesanti polemiche – su un fronte e su quello opposto – con la successiva decisione del prefetto di trasferire due degli occupanti in un’altra sede in attesa di decisioni finali. Poi la stessa sorte toccò a un’altra ventina di immigrati. Prima di Natale, quindi, la decisione di spostare anche gli ultimi 11, ratificata venerdì dall’atto ufficiale.

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