Mal’aria, il commento di Girelli (Pd): Serve un’azione decisa di Regione Lombardia

Brescia è la città che per più giorni è stata oltre i limiti consentiti

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Giantonio Girelli
Giantonio Girelli, foto da ufficio stampa Girelli

Nelle scorse ore Legambiente ha diramato i dati di Mal’aria, il dossier annuale sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane e, per quanto riguarda il 2018, è risultato che Brescia è la città italiana che per più giorni  – ben 150 – ha superato i limiti previsti per le polveri sottili o per l’ozono.

A commentare i dati non troppo rassicuranti è stato il consigliere regionale Gian Antonio Girelli: “I dati di Legambiente su Brescia non sono una novità e, come sottolineato anche nel rapporto, il numero di giorni di superamento dei limiti è determinato spesso dalla posizione delle centraline e dal contesto in cui si colloca la città. Inoltre i dati disaggregati sul pm10 danno Brescia al 18° posto con metà degli esuberi rispetto a Torino. La situazione resta comunque preoccupante: tutta la Lombardia e la pianura padana in particolare necessitano di interventi urgenti. Regione Lombardia è stata a dir poco timida, mentre serve un’azione più decisa rispetto a questi temi. Non bastano blocchi del traffico, attuati tra l’altro senza una regia, ma servono investimenti sul trasporto pubblico soprattutto nelle aree metropolitane. Tra gli strumenti che hanno a disposizione le amministrazioni comunali, suggeriti anche da Legambiente, c’è il Programma urbano di mobilità sostenibile di cui Brescia è stata tra le prime città capoluogo a dotarsi grazie all’azione dell’Assessore Federico Manzoni. Ora però la Regione faccia la sua parte e metta in campo norme più restrittive per quanto riguarda le autorizzazioni ambientali per evitare che gli enti locali siano obbligati ad approvare impianti inquinanti perchè le normative non danno alternative. Servono anche maggiori risorse per contrastare l’inquinamento veicolare, primo responsabile degli sforamenti dei limiti”.

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2 Commenti

  1. Gira e rigira, tra un palleggiamento e l’altro di reponsabilità, sembra che anche per Girelli la drammatica situazione di Brescia non abbia colpevoli ma purtroppo nememno soluzioni immediate e drastiche che vadano aldilà della semplice predisposizione di un Programma Urbano di mobilità sostenibile o un richiamo gemerico alla Regione “perchè faccia qualcosa”. Nell’allarme di Legambiente su Brescia si cita, ad esempio, non solo le PM10 ma anche la pericolosa concentrazione di ozono, elemento pericolosissimo perla salute che ha i suoi precursori chimici soprattutto nei gas di scarico delle autovetture e nelle emissioni delle industrie. A conferma che nulla è cambiato e andiamo sempre peggio malgrado proclami e propaganda varia. E pensare che Del Bono aveva il suo primo slogan elettorale che recitava “Cambiamo l’aria”. Spiritoso, davvero spiritoso.

  2. Per girelli il comune fa e la regione no, solo perchè il primo è comandato dal suo pd mentre la regione dalla destra. Viceversa fa rolfi. E in questo balletto ipocrita e incoerente la gente respira le porcherie e si allontana sempre più dalla politica. Nessun politico, come sempre, ha il coraggio di fare scelte che scontentino un po’ tutti ma che vadano nella direzione della tutela dell’ambiente. Incoerenti prima, come incoerenti oggi…

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