Nella tomba insieme al cane? Don Marco Mori invita a cercarsi un altro prete

Nel testo della riforma si legge che gli animali d’affezione «per volontà del defunto o su richiesta degli eredi, possono essere tumulati in teca separata, previa cremazione, nello stesso loculo del defunto o nella tomba di famiglia»

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un cane a passeggio con i suoi padroni - foto generica
un cane a passeggio con i suoi padroni - foto generica

(lu.ort.) «Se qualche mio parrocchiano vuole farsi seppellire con il suo cane o il suo gatto, con tutto il rispetto per gli animali, si trovi un altro prete che lo porti al cimitero. Anche io ho una dignità».

Sono le parole di don Marco Mori, parroco in una chiesa del quartiere di San Polo, che così ha scelto di commentare la riforma funeraria di Regione Lombardia.

La nuova norma è stata approvata nella mattinata di ieri in Consiglio regionale. Ma mentre la riforma suscita polemiche anche tra chi ama gli animali, Simona Tironi, consigliere regionale di Forza Italia, vicepresidente della Commissione Sanità e relatrice della riforma dei servizi funebri e cimiteriali, si dice soddisfatta e auspica che «la novità faccia da apripista in tutta Italia».

Nel testo della riforma si legge che gli animali d’affezione «per volontà del defunto o su richiesta degli eredi, possono essere tumulati in teca separata, previa cremazione, nello stesso loculo del defunto o nella tomba di famiglia».

 

Il tweet di don Marco Mori
Il tweet di don Marco Mori
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