Come anticipato solo qualche ora fa, le misure di primo livello adottate a seguito del superamento delle soglie limite di Pm10 consentite dalla legge sono state revocate.
Visto l’abbassamento dei livelli delle concentrazioni di Pm10 nell’aria, registrate dalle centraline Arpa, il comune di Brescia informa che Regione Lombardia ha deciso di revocare il blocco del traffico che era stato imposto a partire da venerdì 22 febbraio.
Il divieto di circolazione riguardava le autovetture private di classe emissiva fino a Euro 4 diesel compreso (eccetto quelle con filtro antiparticolato), in ambito urbano dalle 8.30 alle 18.30, e dei veicoli commerciali di classe emissiva fino a Euro 3 diesel compreso, dalle 8.30 alle 12.30.
Insomma la buona e ristoratrice pioggia, portento per tutti i mali, dalle pesti allo smog, è l’unico rimedio contro le schifezze che emettiamo. La metro e l’inceneritore, come era ampiamente prevedibile ancora prima che li costruissero, non sono serviti e non servono a nulla. Come pure il teleriscaldamento.
Esatto. Ed aggiungiamo che se finalmente si conducesse una seria analisi epidemiologica sulle patologie causate dai danni all’ambiente a Brescia, dovremmo chiedere ai cittadini una rivolta a partire magari dalla spudorate strategie di A2A, che sta imperversando su tutti i media (televisioni, radio e giornali) con costosissimi spot in cui un noto comico nazionale celebra i vantaggi dell’affidarsi alla multiutility milanese-bresciana (sempre…in teoria). A proposito, quanto costa, è costata e costerà questa campagna di marketing ? Così, giusto per informare gli sventurati cittadini (e soci) bresciani…