Loggia, Natali (Lega) sul bilancio: Brescia naviga a vista

Il Presidente della Commissione Bilancio è intervenuto oggi con una nota ponendo in evidenza le principali criticità contenute nel documento

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Gianpaolo Natali
Gianpaolo Natali

Il Presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Loggia, Gianpaolo Natali (Lega) è intervenuto oggi con una nota – dopo la seduta del Consiglio comunale dedicata al Bilancio di Previsione 2019-2021 – ponendo in evidenza le principali criticità contenute nel documento. Di seguito il testo del suo comunicato stampa.

“Abbiamo perfetta consapevolezza – spiega Natali – di come la redazione del bilancio per una realtà come Brescia costituisca una sfida davvero complessa, dove incognite e variabili giocano un ruolo determinate, ma proprio per questo motivo, e per la delicatezza del tema, ho voluto porre in evidenza alcune questioni che non potevano essere taciute.

Leggendo il bilancio si evince facilmente come Brescia sia una città davvero fortunata. Da un certo punto di vista infatti si potrebbe tranquillamente affermare che, oltre ai santi Faustino e Giovita, la Leonessa possa vantare un terzo patrono, che andrebbe celebrato anch’esso in maniera adeguata. Sto naturalmente parlando di ‘santa’ A2A che, grazie ai suoi dividendi, consente a Brescia di evitare il default, un salvagente di grosse dimensioni che momentaneamente permette a qualcuno di dormire sonni tranquilli e ci fa ben comprendere il motivo per cui nessuno osi mettere in discussione l’operato della nostra multi-utility, che monopolizza, a volte in modo più autoritario che autorevole, la gamma di servizi offerti ai cittadini. Va rilevato infatti come dal 2002 gli accordi e le concessioni non siano state toccate, mentre nel frattempo i costi dei servizi a carico dei bresciani aumentavano. A questo proposito è bene evidenziare come una revisione dei suddetti accordi, stando al alcune stime, consentirebbero entrate nettamente più elevate di quelle attuali, forse addirittura il doppio, cosa che consentirebbe una diminuzione delle tasse. Per non parlare poi del costo ‘non economico’, ovvero il prezzo pagato in qualità dell’aria e salute dalla cittadinanza dovuto alla presenza della centrale di via Lamarmora e del termovalorizzatore. Per questo motivo, approfittando della seduta dedicata al Bilancio, ho voluto chiedere in modo ufficiale la costituzione di un tavolo di lavoro istituzionale in temi brevissimi, che veda la presenza di tutte le forze politiche che compongono il consiglio comunale, con lo scopo preciso di affrontare seriamente il tema degli accordi, facendo le dovute valutazioni e per dare un segnale forte alla città e a tutte le società partecipate, dimostrando che è ancora il Comune a governare il timone di questa nave.

Detto questo, l’altro punto critico che occorre sottolineare è quello che ritengo essere il vero tallone d’Achille di questo bilancio e che ben fa comprendere come la Loggia stia letteralmente navigando a vista. Si tratta delle entrate non continuative stimate, provenienti dal recupero fiscale, da redditi di capitale e dalle concessioni edilizie; numeri tutt’altro che certi, come si evince da quanto scritto dagli stessi revisori dei conti, che raccomandando prudenza e un attento e costante monitoraggio. Il bilancio prevede infatti ingressi nelle casse comunali per ben 9 milioni di euro dalla lotta all’evasione, di cui 7,5 solo di Imu. Per non parlare poi dei 5 milioni di euro che si pensa arriveranno dalle concessioni edilizie, impresa tutt’altro che semplice, cui occorre sommare la cifra monstre di 21 milioni di euro derivanti dalle sanzioni della Polizia locale. A chiusura di queste previsioni, infine, ci sono i 13 milioni che dovrebbero arrivare dall’alienazione in particolar modo dei beni immobili appartenenti alla Loggia, una stima che ci appare assolutamente spropositata – ha concluso Natali – e che difficilmente corrisponderà alle aspettative della Giunta.”

 

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