C’è anche Brescia tra le numerose città italiane dell’elenco per cui la Commissione europa ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia Ue. L’accusa – stando a quanto si apprende – è quella di aver ripetutamente violato i limiti annuali (40 microgrammi per metro cubo) e orario (200 microgrammi per 18 giorni al masssimo all’anno) per la concentrazione del biossido di azoto nell’aria delle città. Ma anche quella di non aver adeguato aalle norme comunitarie i sistemi di trattamento delle acque di scarico.
L’elenco dei Paesi sul banco degli imputati comprende anche Francia, Germania e Regno Unito. Per l’Italia le zone incriminaate sono soprattutto quelle della pianura padana, tra cui- oltre alla Leonessa – Milano, Bergamo e Torino.
Metro, inceneritore e teleriscaldamento, naturalmente, hanno risolto questo problema…. Adesso poi, per imporre l’utilizzo della metro, si continuano a stringere le carreggiate delle strade ad alto scorrimento, vedasi via Triumplina, via dello Stadio, viale Europa, cosicchè l’inquinamento e il traffico, invece di diminuire, aumentano…. Qui l’Europa non dà sanzioni? Grazie caro sindaco Del Bono…. Indebitati e inquinati. Più di così….
Vero: non sanno più cosa e come fare per incentivare l’utilizzo del Metrobus e tentare disperatamente di aumentare gli introiti a fronte di un indebitamento costante e pesante. Ma poco cambia e l’Amministrazione Del Bono, a partire dall’Assessore Manzoni, si ostina astutamente a celebrare gli attuali dati sull’utenza anzichè parlare delle distanze che li separano dalle previsioni economiche risalenti ai tempi in cui l’infrastruttura veneiva concepita non certo per risolvere i problemi ambientali quanto piuttosto per pagare i ricatti politici e sodddisfare le connivenze tra affarismo privato e gestione della cosa pubblica.