Agenda Montagna Ue, Mottinelli: i sindaci hanno risposto all’appello

Mottinelli, come fatto a livello nazionale dal Presidente UNCEM Marco Bussone, aveva lanciato l’appello ai sindaci delle zone montane bresciane e lombarde, invitandoli a scrivere a Juncker, alla Commissaria per le politiche regionali Cretu e a tutti gli Europarlamentari italiani

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Pier Luigi Mottinelli
Pier Luigi Mottinelli

Pier Luigi Mottinelli, componente della Giunta nazionale UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), e Presidente della Commissione Montagna ANCI, esprime soddisfazione per la decisione della Commissione Europea di incontrare oggi gli amministratori dei Comuni montani per parlare dell’Agenda di Montagna, approvata a Strasburgo il 3 ottobre scorso, dove è rimasta bloccata, senza che siano seguiti atti per arrivare a una vera e propria Agenda dotata di visione e risorse, trasversale agli assi della nuova programmazione comunitaria 2021-2027.

“L’appello fatto a tutti i sindaci dei territori montani – ha dichiarato Mottinelli – si è tradotto in numerose comunicazioni inviate dagli amministratori locali al Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, una forte presa di posizione per chiedere un impegno specifico verso la piena attuazione della Risoluzione e della relativa Agenda, con una attuazione da parte della Commissione e specifiche iniziative, strategie e finanziamenti”.

Mottinelli, come fatto a livello nazionale dal Presidente UNCEM Marco Bussone,  aveva lanciato l’appello ai sindaci delle zone montane bresciane e lombarde, invitandoli a scrivere a Juncker, alla Commissaria per le politiche regionali Cretu e a tutti gli Europarlamentari italiani.

Juncker conferma, nelle note trasmesse ai Sindaci, di aver inviato le comunicazioni alla Commissaria Cretu e di studiare la materia. Siamo alla vigilia delle elezioni europee ed è il momento giusto nel quale definire un serio e duraturo percorso, già presentato nella Risoluzione.

La Risoluzione si muove da un progetto che guarda a territori europei montani che chiedono di non essere marginalizzati. Si tratta delle zone rurali, periferiche, di montagna, isolate che rappresentano gran parte del territorio lombardo, italiano, ma anche europeo. Cittadini e Comuni, tutti gli Enti locali montani da troppo tempo chiedono a gran voce maggiore attenzione e servizi. A queste zone vanno dedicati non solo i necessari finanziamenti, ma insieme devono essere elaborate politiche settoriali di intervento che consentano il loro rilancio, economico ma non solo. Il modello per l’intervento può essere quello della Strategia per le Aree interne, italiano, guardato con attenzione da Spagna e Francia: riorganizzazione dei servizi alla collettività da una parte, sviluppo e crescita delle imprese dall’altro.

“I temi dell’Agenda di Montagna saranno per me prioritari – ha concluso Mottinelli – l’Europa può creare importanti opportunità per questi territori svantaggiati e il mio impegno si tradurrà in azioni concrete per lo sviluppo di queste aree”.

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