Barriere architettoniche, in Lombardia spariranno entro il 2030 (si spera)

Il documento approvato invita la Giunta a coordinare le azioni di adeguamento, dotandosi entro il 2020 di un apposito piano con risorse specifiche

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Una persona in sedia a rotelle, foto generica da Pixabay
Una persona in sedia a rotelle, foto generica da Pixabay

Lombardia, regione senza barriere fisiche e sensoriali entro il 2030. Questo quanto sollecitato da una mozione del PD per la promozione della piena accessibilità degli spazi urbani e privati, approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.

Il documento, frutto di una serie di modifiche condivise da maggioranza e opposizione, invita la Giunta regionale a coordinare le azioni di adeguamento, dotandosi entro il 2020 di un apposito piano con risorse specifiche per le opere di riconversione e riqualificazione delle aree urbane e degli edifici di edilizia residenziale pubblica.

Per l’attuazione dei Piani per l’eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA), attuati solo nel 5% dei Comuni, la Regione collaborerà con gli Enti Locali: in un’ottica di piena trasparenza saranno pubblicati sul sito istituzionale i dati aggiornati circa l’avanzamento dell’abbattimento delle barriere architettoniche sul territorio lombardo. Il documento prevede, infine, lo sviluppo di azioni di sensibilizzazione nel contesto del progetto “Lombardia Facile”.

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