Atti osceni sul treno, uomo in fuga bloccato dalla Polizia

Tutto ha avuto inizio all'interno di un vagone del convoglio partito da Milano e diretto a Verona su cui viaggiava da sola una ragazza

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Si è conclusa con una denuncia in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di declinare le proprie generalità, lesioni personali, ed atti osceni in luogo pubblico la vicenda che ha avuto luogo qualche sera fa su un treno della linea Milano-Verona.

Tutto ha avuto inizio all’interno di un vagone del convoglio partito da Milano e su cui viaggiava da sola una ragazza: poco distante da lei – secondo la prima ricostruzione – siede un uomo straniero, un egiziano di 36 anni, che con disinvoltura inizia ad abbassare la chiusura lampo dei pantaloni, toccandosi le parti intime fino ad un vero e proprio atto di onanismo.

La giovane cerca in ogni modo di chiedere all’uomo di smettere, fino a quando questi si alza, si allontana di un poco, ma continua a fissare minaccioso la ragazza, che a questo punto rintraccia il capotreno. Quest’ultimo interviene richiedendo all’uomo, senza successo, le generalità.

Nel frattempo il treno è giunto alla stazione di Brescia: qui lo straniero scende improvvisamente dal treno, allontanandosi fuori dalla stazione. Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Brescia, già allertati, hanno così iniziato un concitato inseguimento per le vie limitrofe allo scalo ferroviario, riuscendo a fatica a bloccare il fuggitivo, che ha cercato di divincolarsi ripetutamente per sottrarsi ai poliziotti, uno dei quali ha riportato lievi ferite.

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