Nei giorni scorsi la Cassazione ha confermato gli arresti domiciliari per un 33enne che, nei propri terreni, aveva deciso di coltivare diverse piante di marijuana.
Tutto risale al mese di novembre del 2018, quando un elicottero dei carabinieri che stava sorvolando nella bassa bresciana aveva individuato, tra Calcinato e Calcinatello, una maxi coltivazione di marijuana. Il 33enne, proprietario dei terreni, era così stato condannato ai domiciliari e anche il tribunale del riesame aveva confermato la pena.
Il 33enne, però, si avrebbe giustificato dicendo che non era a conoscenza del fatto che ci fossero piantagioni della sostanza stupefacente e che, secondo lui, le piante di marijuana sarebbero state mimetizzate dal granoturco coltivato da chi aveva preso in affitto il terreno. Ma i giudici non gli hanno creduto.