Confagricoltura: abbiamo bisogno di un’Europa che valorizzi l’agroalimentare

Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia: “L’Ue necessita di un piano economico strategico a lungo termine in cui l’impresa sia messa al centro delle politiche”

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Giovanni Garbelli, Confagricoltura Brescia - foto da ufficio stampa
Giovanni Garbelli, Confagricoltura Brescia - foto da ufficio stampa

“L’agricoltura italiana non ha bisogno di meno Europa, bensì di un’Europa più forte e coesa, con un ruolo più incisivo e propositivo dell’Italia”. Lo ha detto questa mattina a Palazzo Mezzanotte a Milano, sede di Borsa Italiana, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, introducendo i lavori dell’assemblea nazionale dell’organizzazione, dedicata al tema “Coltiviamo l’Europa”.

Giansanti si è confrontato con il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, con il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, e con i principali leader politici italiani.

Confagricoltura ha chiesto che l’Unione europea investa maggiormente in infrastrutture, anche digitali, e nell’incentivare la ricerca scientifica, in modo che gli imprenditori agricoli siano messi nelle condizioni di utilizzare tutte le innovazioni disponibili, comprese quelle dell’ingegneria genetica, “perché la sostenibilità ambientale e quella economica possono coesistere solo grazie alla scienza” come ha detto il presidente Giansanti.

Confagricoltura Brescia ha partecipato all’assemblea con una delegazione numerosa guidata dal presidente Giovanni Garbelli, dal presidente onorario Francesco Martinoni e dai vicepresidenti Oscar Scalmana e Luigi Barbieri.

“Ad una settimana dalle elezioni europee, oggi a Milano Confagricoltura ha lanciato un messaggio molto chiaro – ha detto Giovanni Garbelli a margine dell’assemblea -: non è più possibile procedere con la logica delle emergenze, ma è necessario un piano strategico con una visione a lungo termine, in cui l’impresa sia davvero al centro delle politiche dell’Unione europea. L’agricoltura bresciana deve rimanere al passo con quella delle aree più sviluppate d’Europa in termini di competitività, attraverso un processo di armonizzazione europea. Per quanto riguarda il futuro della Politica agricola comune – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura Brescia –, abbiamo ribadito come vada contrastato con determinazione il progetto di riforma dell’attuale Commissione che penalizza le imprese di maggiore dimensione. Non vogliamo sussidi – ha detto Garbelli –, ma strumenti finalizzati a compiere gli investimenti necessari per proseguire il cammino di crescita, anche in una logica di maggiore attenzione ai temi dell’ambiente e del benessere animale. Per costruire un’Europa più forte, in cui l’Italia giochi un ruolo di protagonista – ha concluso il presidente di Confagricoltura Brescia -, dobbiamo ripartire proprio dalla valorizzazione della nostra agricoltura e dell’agroalimentare”.

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