Santa Giulia torna sulla tv nazionale: appuntamento lunedì alle 21 su Rai Storia

Il nuovo ciclo, intitolato "Sulle Tracce del Patrimonio Mondiale", prevede tre puntate di cui l’ultima con contenuti inediti anche su Brescia

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COMPLESSO DI SANTA GIULIA - gli scatti del fotoamatore Giorgio Baioni su www.bsnews.it (gennaio 2017)

Rai Storia ha dedicato un ciclo del programma “Italia Viaggio nella Bellezza” alla riflessione sul significato di Patrimonio culturale mondiale, anche a seguito dell’incendio di Notre Dame, edificio simbolo. Il nuovo ciclo, intitolato “Sulle Tracce del Patrimonio Mondiale”, prevede tre puntate di cui l’ultima con contenuti inediti anche su Brescia e su Santa Giulia.

L’apputamento è fissato per lunedì 27 maggio alle 21, su Rai Storia.

Si tratta infatti di un documento Rai del 1978-79 nel quale un gruppo di giornalisti internazionali visitano i primi tre siti italiani candidati alla Lista: il Cenacolo di Leonardo da Vinci, Santa Giulia a Brescia e Valcamonica. Il Cenacolo era giù stato scartato dall’Icomos (International Council of Monuments and Sites) perché candidato come singola opera d’arte senza l’adiacente Santa Maria della Grazie. Brescia, invece, venne scartata  perché mancava un’analisi comparativa degli edifici di quel tipo. Nella puntata sarà possibile vedere interviste ad autorità regionali e civiche in occasione di quell’importante momento.

TERZA PUNTATA

Italia, Viaggio nella Bellezza

Sulle tracce del patrimonio mondiale

La storia della World Heritage Lista

di Eugenio Farioli Vecchioli

regia Eugenio Farioli Vecchioli

In onda su Rai Storia (Ch 54), il 27 maggio alle 21

ARGOMENTO DELLA PUNTATA

Nel pensiero dei padri fondatori doveva essere un elenco ristretto di tesori dell’umanità da salvaguardare. 100 luoghi simbolo. O poco più. Ma il successo della World Heritage List creata dall’UNESCO è andato oltre ogni aspettativa. Oggi sono quasi 1100 i siti del Patrimonio culturale e naturale mondiale, distribuiti in tutto il pianeta.

Come si è sviluppato questo successo? Quali sono i siti italiani diventati patrimonio dell’Umanità? E come è cambiato in questi anni il concetto stesso di patrimonio mondiale? Un viaggio lungo quarant’anni del Patrimonio UNESCO, dall’Arte rupestre della Valcamonica, primo sito italiano iscritto nel 1979, a Ivrea città industriale del XX secolo, ultima arrivata nel 2018.

Con interventi dei più accreditati esperti nazionali e internazionali del patrimonio culturale:

Mechtild Rössler – Direttore UNESCO World Heritage Centre

Alessandro Balsamo – Responsabile Candidature del Patrimonio Mondiale UNESCO World Heritage Centre

Francesco Bandarin – Ex Vice Direttore Generale alla Cultura UNESCO

Tim Badman – Direttore del Programma del Patrimonio Mondiale dell’IUCN

Jukka Johkiletho esperto di conservazione e restauro

Luca Dal Pozzolo – Architetto Fondazione Fitzcarraldo.

 

 

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