🔴🔴🔴 Tv, fine corsa per la storica Rete Brescia: il giudice dichiara fallita Rtb

L'emittente fu fondata da Virgilio Baresi nel lontano 1984: da lì sono passati alcuni dei giornalisti bresciani più noti

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Il logo di Rtb

Bruttissima notizia per il mondo dell’editoria bresciana. La crisi che da anni sta investendo il settore, infatti, ha travolto un’altra storica realtà bresciana. Con provvedimento di oggi, 13 giugno, infatti, il Tribunale Ordinario di Brescia ha ufficialmente dichiarato fallita  Rtb Srl, con sede in via Diaz 13.

I giudici hanno accolto la richiesta di alcuni dipendenti che vantavano crediti, seguiti dagli avvocati Maurizio Sorrentino e Guido Volpi, e da una società fornitrice, seguita da un pool di avvocati (Stefano Previti, Daniele Franzini, Rossana Mininno, Luisa Dall’Oglio).

RTB NETWORK – RETE BRESCIA: “TELEVISIONE PER PASSIONE”

L’emittente fu fondata da Virgilio Baresi nel lontano 1984: da lì sono passati alcuni dei giornalisti bresciani più noti (tra cui la Iena Nadia Toffa, Monica Gasparini e Giacomo Valenti) e personaggi del calibro di Marino Bartoletti, Idris Sanneh, Enrico Beruschi, Alfio Cantarella, Valerio Merola e Maurizia Paradiso. A caratterizzarla, da sempre, lo stile sbarazzino e originale (“televisione per passione” era lo slogan), spesso provocatorio e sopra le righe, che le aveva portato spesso l’attenzione dei media nazionali.

Da tempo però l’emittente – visibile sul canale 72 del digitale – non navigava in buone acque ed era passata di mano, affidata a una nuova gestione. Ogni tentativo di salvarla si è rivelato inutile e i giudici nelle scorse ore hanno decretato il fallimento di Rtb Srl, nominando curatore Pietro Morandini (Breno). Ora gli amministratori uscenti hanno tre giorni per presentare il bilancio, mentre il 24 settembre si terrà l’udienza per l’esame dello stato passivo.

Nel frattempo, però, l’editoria bresciana piange per un’altra possibile chiusura (ovviamente la palla è nelle mani nel curatore), che impoverisce il panorama editoriale della leonessa, togliendo a tutti i cittadini una voce in più. Con grande dispiacere per i tanti che hanno partecipato – attivamente e passivamente, da spettatori – a quella esperienza.

 

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1 COMMENT

  1. Altra vittima dei tempi speitati che cambiano, soprattutto nell’ambito della comunicazione e dell’informazione, massicciamente spostatesi su computer e telefoni cellulari. Con quali e quanti svantaggi / vantaggi è tutto da dimostrare. Resta comunque un po’ di nostalgia per quelle realtà come RTB che di tanti fatti e opinioni locali si facevano portavoce con puntualità e simpatia oltre a gestire qualche buon intrattenimento o rubriche non banali. Comunque, triste epilogo.

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