La collezione di Melino Pillitteri, sindacalista e amante dell’arte | MOSTRAMI UNA MOSTRA/75

Non sapevo della sua passione per l’arte e della sua attitudine al collezionismo. L’ho scoperto visitando casa sua, accompagnata dalla amatissima figlia Annalea...

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La collezione di Mellino Pillitteri. L’inclinazione per l’arte di un sindacalista, lo specchio di un’epoca, foto BsNews.it (Enrica Recalcati)
Enrica Recalcati, opinionista di BsNews.it
La scrittrice Enrica Recalcati, opinionista di BsNews.it

di Enrica Recalcati – L’ho visto un paio di giorni prima che ci lasciasse, Melino, costretto a letto da una caduta fatale, consapevole della disgrazia, ma con una forza incredibile e una speranza nella vita da far tremare i polsi di ogni possibile cielo.  Sapevo di lui la passione per il sociale e la convinzione che un mondo migliore fosse possibile solo per volontà degli uomini, grazie alla coerenza, all’impegno, all’amore nel fare bene le cose, il proprio dovere, la parte che nella vita ciascuno di noi svolge. Sindacalista per passione e vocazione, indimenticato segretario della Cisl bresciana e regionale, ha avuto un ruolo di primo piano nella storia civile e sindacale cittadina e nazionale.

Non sapevo della sua passione per l’arte e della sua attitudine al collezionismo. L’ho scoperto visitando casa sua, accompagnata dalla amatissima figlia Annalea.  Sono rimasta stupita, con gli occhi vaganti di parete in parete, affascinata da tanta bellezza e dalla capacità di Melino nel scegliere.  Una passione coltivata con gusto e accresciuta dalla frequentazione e dall’amicizia con molti artisti contemporanei di indubbio valore.  Una collezione non solo di notevole valore artistico, ma capace di stimolare una riflessione sociologica/storica/geografica su un periodo particolare, quale quello del dopoguerra, con il boom economico degli anni Sessanta, motivo di incoraggiamento per il collezionismo in Italia.  Opere tra gli anni Cinquanta e Ottanta, in particolare degli anni Sessanta e Settanta, che ci evidenziano la sua preferenza per il figurativo non classico o accademico.  Molte le opere grafiche della collezione, a dimostrare lo sforzo tipico del collezionismo d’epoca di quelle classi non particolarmente agiate che al pezzo unico preferivano le stampe, riuscendo comunque ad acquisire opere particolarmente pregevoli. La mostra allestita in Aab, voluta dalla famiglia Pillitteri in collaborazione con l’Associazione Artisti Bresciani e la Cisl, presenta quaranta opere ed è curata dal critico e storico dell’arte Paolo Bolpagni.

Molti noti artisti ci parlano, attraverso i loro quadri, di percorsi dell’anima e momenti sociali e umani condivisi insieme al collezionista. Opere di Baj, Bueno, Migneco, Nespolo.  Autori conosciuti tramite gli impegni sindacali, come il toscano Aldo Rugi e il cremonese Giuseppe Castellani.  I bresciani, fra i quali Gianfranco Caffi, sindacalista ed amico, Adriano Grasso Caprioli, Giacomo Bergomi, Luigi Salvetti, Ermete Lancini, Pietro Cenedella e la moglie Maria Zeppetti in arte Siria, Angelo Rossini, Beppe Bonetti.  Mi soffermo sulle donne di Antonio Bueno, morbide e delicate, nel monocromatico pastello, sfocate a tratti, effluvi e profumi dai mille sentimenti; la simpatica dedica di Gianfranco Caffi a Melino per la sua promozione e il monito scherzoso, semiserio: “…le tariffe non devono aumentare!”;  sul blu elettrico di Giuseppe Castellani in monocromo “Notturno con barca”;  su “Donna che dorme” di don Luigi Salvetti, una donna appisolata su una panca, raccontata  con sensibilità dall’autore, e  infine un non banale  Melino Pilliteri che ritrae la figlia Annalea bambina con un pastello su carta, in un’atmosfera semplice e poetica, capace di tramettere corrispondenza   di sentire amoroso.  Il catalogo e gli eventi previsti nel corso della mostra sono l’occasione per scoprire un collezionista, ricordando al tempo stesso il ruolo svolto da Melino nella vicenda sindacale, economica e civile bresciana e nazionale.

LA SCHEDA

La collezione di Mellino Pillitteri. L’inclinazione per l’arte di un sindacalista, lo specchio di un’epoca.

Aab

Vicolo delle Stelle, 4    Brescia

dal 29 giugno al 20 luglio 2019

dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19,30

www. aab.bs.it

[email protected]

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