Quota 100 ha funzionato? Per ora mancano 1.500 docenti a settembre

In totale, nella provincia di Brescia, ci sono 1044 posti liberi legato ai “docenti standard”, mentre 527 per gli assistenti di sostegno

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Come riferito dai dati del ministero, pubblicati nei giorni scorsi, sono 1.500 le cattedre che rimarranno vuote per il prossimo anno scolastico, in seguito alle adesioni del pensionamento anticipato con Quota 100 e con i trasferimenti dei docenti.

In totale, nella provincia di Brescia, ci sono 1044 posti liberi legato ai “docenti standard”, mentre 527 per gli assistenti di sostegno. Per la scuola dell’infanzia i numeri sono ridotti, si parla di 15 cattedre vacanti tra insegnamento comune e sostegno, oltre quattro posti in attesa di titolare.

Per la scuola primaria, invece, ci sono parecchi posti da riempire, con 260 maestri da trovare; la scuola secondaria di primo grado necessita di 357 docenti di insegnamento comune, oltre 316 assistenti di sostegno; le superiori hanno bisogno di 526 professori e 93 assistenti di sostegno.

Una problematica creata principalmente da Quota 100, la nuova riforma delle pensioni voluta dal governo Conte e che ha mandato in pensione anticipata circa 150mila persone. La riforma Quota 100 è stata ben accolta dai cittadini, dopo anni di proteste sulla riforma Fornero, con la Lega che ha sempre dichiarato di voler abrograre quella legge.

In manovra di Bilancio 2019 erano stati finanziati 4,5 miliardi di euro per la realizzazione di Quota 100 e permettere il pensionamento anticipato ai cittadini. Durante i primi mesi il governo si è accorto che molti lavoratori che ne avevano diritto hanno preferito continuare la loro attività, solo nel settore pubblico si è visto un “boom” di domande, con problematiche conseguenti sia nel settore dell’istruzione, ma anche in quello sanitario.

Pochi giorni fa il premier Conte ed il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, hanno approvato l’assestamento di bilancio, per andare incontro alle richieste della Commissione Europea ed evitare la procedura di infrazione. Con questa manovra correttiva, si sono congelati fondi per 7,6 miliardi del Reddito di Cittadinanza e di Quota 100, in questo caso andando ad aiutare il settore dell’istruzione, che non dovrebbe avere ulteriori cali di personale, anche nella provincia.

I sindacati avevano chiesto una misura che portasse a nuove assunzioni nel pubblico, in modo da compensare le uscite con Quota 100 e le altre misure di prepensionamento, come Quota 41 precoci, non molto popolare a causa dei numerosi paletti che i cittadini devono soddisfare per poter fare domanda. La promessa di Salvini sulle pensioni è Quota 41 per tutti, in modo da togliere alcuni paletti, come quello della presenza di un familiare con invalidità all’interno della propria abitazione, mantenendo solamente i 41 anni di contributi.

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